Inserita in Cronaca il 17/05/2017
da Direttore
TRAPANI: Ordinanza di custodia cautelare per responsabile di tentato omicidio, maltrattamenti, minacce e violazione di domicilio.
Nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione dei reati, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Trapani, nella giornata del 15 maggio u.s., ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto resosi responsabile dei reati di tentato omicidio, maltrattamenti in famiglia, minacce e violazione di domicilio. La predetta misura consegue ad una complessa ed articolata attività di indagine realizzata dagli poliziotti della Squadra Volante. Il tutto, nello specifico, ha inizio il 15 febbraio u.s., allorquando una pattuglia della Polizia di Stato, impegnata in un intervento per segnalato danneggiamento di auto in sosta, si imbatte in un giovane, in palese stato di agitazione, il quale viene successivamente identificato per B.N., nato ad Erice (TP), classe 1981. Pochi istanti dopo, la locale Sala Operativa dirama una nota radio concernente una lite in famiglia. Giunti prontamente sul posto, gli operatori apprendevano dalla vittima che il proprio figlio, B.N., l’aveva in precedenza aggredita, afferrandola per il collo e minacciandola di morte. Grazie alla professionalità dimostrata dagli operatori della Squadra Volante - i quali, in episodi come questo, conformano il loro modus operandi secondo uno specifico protocollo d’intervento - emergeva che il giovane aveva nel tempo perpetrato continui atti di maltrattamento, mediante minacce e violenza, ai danni della madre la quale, nell’occasione, rivelava, altresì, che il figlio aveva indirizzato le proprie morbose e pericolose attenzioni anche all’indirizzo di un’altra ragazza. Quest’ultima, sentita dagli agenti dell’U.P.G.S.P., confermava che l’uomo in un’occasione si era introdotto nella sua abitazione, minacciandola e proferendo nei suoi confronti parole ingiuriose. Considerati i gravi elementi di colpevolezza e l’elevato tasso di pericolosità manifestato dal B.N., l’Autorità giudiziaria, nel condividere la ricostruzione dei singoli episodi fornita dagli operatori di polizia, ne disponeva la custodia cautelare presso il carcere di San Giuliano.
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