Inserita in Cultura il 27/04/2017
da Direttore
Workshop sulle arti espressive: un modo per «rompere» le barriere della differenza etnica
Un workshop utile a tirare fuori l´espressività del singolo ma al contempo a rompere le barriere che le differenze etniche di convivenza possono creare a causa della permanenza in un unico gruppo all´interno di centri di prima accoglienza.
Questa l´idea di partenza dell´evento organizzato in collaborazione con l´Associazione "Il Giardino di MeDEA" di Acireale, che ha visto i migranti ospiti del CPA di San Michele di Ganzaria protagonisti di diverse attività sulle arti espressive, utili a tirare fuori il proprio sé ma al contempo utili a incontrare "l´altro". Dalla musicoterapia con danze africane e tribali, si è passati a giochi di ruolo, giochi sulla fiducia e sull´autostima, utili a rompere le barriere di differenza etnica e culturale, amalgamare il gruppo e creare una integrazione interna che coinvolge tutti i migranti ospiti del Centro di Prima Accoglienza.
Il tutto si è concluso con la realizzazione di "mandala", ossia dei disegni utili a misurare all´interno di un cerchio il feedback di ciò che si è provato a livello emotivo nel corso della giornata.
«Il feedback della giornata è stato positivo, abbiamo avuto modo di riscontrarlo proprio dai mandala disegnati dagli stessi ragazzi, e abbiamo notato un cambiamento altrettanto positivo nell´atteggiamento di tutti i migranti ospiti in termini di condivisione e di interazione tra di loro anche dopo la fine del workshop» spiega Maria Grazia Geraci, Coordinatrice del CPA di San Michele di Ganzaria.
La prossima iniziativa in cantiere vedrà i migranti ospiti del Centro sanmichelese protagonisti di un corso di fotografia intitolato "Mobile Photography", realizzato con smartphone, che si articolerà in 20 ore teorico-pratiche, alla fine del quale sarà realizzato un video che racconterà il quotidiano dei ragazzi ospiti all´interno del CPA.
«Puntare su attività collaterali, oltre a quelle già in atto e di routine all´interno dei Centri di Prima Accoglienza, diviene sempre un punto di forza, soprattutto se si tratta di workshop come quello realizzato a San Michele di Ganzaria, che si è rivelato molto utile a creare integrazione all´interno del gruppo di ragazzi che condivide gli stessi spazi, oltre che a sviluppare il senso del sé e dell´altro» asserisce Rossana Russo, Presidente della Cooperativa San Francesco.
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