Inserita in Un caffè con... il 11/04/2017
da Direttore
L´uomo parte integrante della «natura»
Non è possibile separare l’Uomo dalla Natura considerata nella sua interezza di pianeta Terra (per non parlare di nostro sistema solare, di nostra galassia, di universo…). Non pensiamo quindi a “Uomo e Natura separati”, ma a “Uomo parte integrante della Natura”. Questo ci porta inevitabilmente a considerare non il “naturale” contrapposto all’artificiale”, facendo parte della natura anche tutto ciò che l’homo faber” ha costruito o modificato. Le città, le zone industriali, le cave, le strade sono equiparabili a una città delle formiche, a una colata di lava, a un monte franato, a un bosco percorso da un incendio, con ecosistemi all´inizio molto semplici e poi via via relativamente più complessi.
Questo concetto non sarà ben digerito né da chi considera la natura al semplice servizio dell’uomo, né da chi considera l’uomo il cattivo e la natura, idealizzata bella, da preservare dall´invadenza umana (tipo: “se non ci fosse l’uomo sarebbe meglio”), né da chi definisce la natura “matrigna”, cioè nemica dell’uomo. Il concetto di Uomo parte integrante della Natura risulta più facile da accettare se si considera il pianeta Terra non solo nell´oggi, ma anche nei milioni di anni della sua vita, durante i quali ha visto alzarsi e spianarsi le montagne, muoversi i continenti, prosciugarsi mari interni, formarsi deserti, avvicendarsi periodi caldi e glaciali, comparire nuove specie animali (uomo compreso) e vegetali, estinguersi interi gruppi a seguito di eventi catastrofici.
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