Inserita in Tempo libero il 11/04/2017
da Direttore
Concerto di musica sacra Trapani, Cattedrale di S. Lorenzo - martedì 11 aprile 2017, ore 21.00
Alla musica delle bande, nella Settimana Santa trapanese, si aggiunge quest’anno un singolare concerto di musica sacra organizzato dal Conservatorio di musica “Antonio Scontrino”. Presso la Cattedrale di S. Lorenzo, martedì 11 aprile alle ore 21.00, sarà eseguito l’oratorio Marie Magdeleine di Jules Massenet (1842-1912), il noto operista francese autore di Manon, Werther e Thaïs e di tante altre pagine dal raffinato gusto fin de siècle. Ampio lavoro in tre atti e quattro quadri, per soli, coro e strumenti, l’oratorio si ispira a La vie de Jésus di Ernest Renan, dalla quale è tratto il libretto a firma di Louis Gallet. Di grandiosa maestosità l’esecuzione, con quattro parti vocali soliste, cinquanta coristi, un quartetto di strumenti a fiato, l’organo e il pianoforte. L’ampio organico, diretto da Antonio Giovanni Bono, vede protagonista una nutrita compagine di allievi, di diverse classi e diversi indirizzi di studio. A iniziare dai solisti Marika Morello (Méryem, la Maddalena, soprano), Rossella Mirabile (Marthe, Marta, mezzosoprano), Davide Sciacchitano (Jésus, Gesù il Nazareno, tenore) e Lorenzo Venza (Judas, Giuda Iscariota, basso-baritono), preparati dai docenti Pietro Ballo e Micaela Carosi, e dai tanti altri provenienti dalla classe di Esercitazioni corali dello stesso Bono. La parte strumentale impegnerà altri quattro allievi – Chiara Sernesi (flauto), Elena Feliciello (oboe), Francesco Salamone (clarinetto), Daniele Marchese (fagotto) – e i docenti Massimiliano Tarli e Massimo Gabba al pianoforte e all’organo. Il progetto, portato avanti con entusiasmo da docenti e allievi, nasce da un’idea del soprano Micaela Carosi, che, guardando alle linee guida ministeriali sulla musica quale processo globale, ha voluto proporre, attraverso l’esecuzione di un lavoro complesso e seducente come questo raro oratorio di Massenet, un intervento interdisciplinare dove il fare musica insieme, in forma tanto composita e articolata, e in una cornice tanto preziosa come la Cattedrale trapanese, diventa occasione eccezionale di condivisione.
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