Inserita in Politica il 30/03/2017
da Direttore
I tanti " Masanielli" trasformati in capi tribù che si sono affermati dal 1994
Il Consiglio Nazionale del Nuovo CDU ritiene che la gravità dei problemi del Paese impone un´assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche che rappresentano i ceti medi, formati da impiegati, professori, liberi professionisti, artigiani, commercianti e soprattutto da ragazze e ragazzi, considerato lo stato di abbandono in cui versano per la lunga crisi economica. I governi succedutisi e che hanno subito gli effetti della crisi, hanno privilegiato gli interventi a tutela della finanza piuttosto che la salvaguardia dei ceti deboli, determinando l´allontanamento sempre più evidente dei corpi intermedi rispetto ai punti di riferimento. La grave disoccupazione è il risultato dell´assenza di una strategia di politica industriale, che salvaguardi i settori di interesse nazionale, lasciando tutta l´industria alla mercé del mercato incontrollato. I tanti " Masanielli" trasformati in capi tribù che si sono affermati dal 1994 grazie all´introduzione di modelli elettorali che ne hanno permesso la nascita, si presentano oggi sotto forma del qualunquismo pentastellato, del populismo dei "sovranisti" e di autoreferenzialità e personalismi esasperati che, alimentando la radicalizzazione delle posizioni, frantumano il tessuto sociale che, invece, ha bisogno di coesione e di solidarietà interclassista e intergenerazionale che parta dalla famiglia nel suo senso naturale, culturale e storico; modello indispensabile per affermare strutture interpersonali e generazionali tese all´elevazione dell´intera comunità. Il Nuovo CDU ha avviato un percorso di confronto con le altre forze politiche, soprattutto l´UDC, con le quali condivide gli stessi valori e esperienze comuni, considerando che tale processo è necessario per costruire un´aggregazione di forze centriste dello schieramento politico che diventi fattore di incontro e di riferimento di tanti cittadini che finora si sono astenuti dalla partecipazione politica. Ridurre l´area dell´astensione e coinvolgere i cittadini su programmi e progetti che superino il disagio attuale e riportino percorsi di affermazione di valori umani, sociali, civili, senza i quali non può esistere una vera prospettiva di benessere. La celebrazione dei 60 anni dei Trattati di Roma va vissuta come ripartenza dell´Europa con un´unica identità culturale che correnti illuministiche hanno negato nella Carta dei Principi dell´UE. Il popolo europeo ha una sua identità storico-culturale che bisogna trasferire alle istituzioni europee, diventate oggi anonime strutture di attrazione di una globalizzazione amorale, dove vale solo il principio della massimizzazione dell´accumulo della ricchezza e del potere. Nella prospettiva aggregativa il Nuovo CDU propone all´UDC e alle altre forze politiche disponibili, la costituzione di un comitato di consultazione per affrontare le prossime elezioni amministrative e un gruppo di lavoro per predisporre dei punti di programma significativi, qualificanti e irrinunciabili.
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