Inserita in Sport il 17/03/2017
da Direttore
Pallacanestro Trapani: i numeri di Biella
Le sagge scelte estive, i vari giovani del vivaio che crescono e quel basket aggressivo e veloce che è ormai un proprio marchio di fabbrica, hanno permesso all’Angelico di sorprendere un po’ tutti, con la squadra di coach Michele Carrea che da tempo è stabilmente in vetta solitaria. Ovviamente gli obiettivi stagionali, da una tranquilla salvezza, si sono meritatamente tramutati nel sogno del grande ritorno al piano di sopra. Ecco i singoli componenti del roster. Nel perimetro il giocatore più pericoloso è la guardia americana Jazzmarr Ferguson (1988), cecchino dal “ventello” facile che può oltretutto dare una mano in cabina di regia. Si fa ammirare per la sua rapidità, l’abilità al tiro da fuori e, anche se fa meno rumore, per l’eccellente propensione al passaggio. Finora non sta certo deludendo, viaggiando con numeri da urlo: 20.3 p.ti, 3.5 falli subiti, 2.8 rimbalzi e ben 4.4 assist per gara. Tira tantissimo (quasi 18 tentativi ad incontro) ma le percentuali lo premiano, 48% da due ed il 38% da tre. Unico neo le palle perse, ben 2.7 a match. Ha saltato le ultime gare l’ala piccola Niccolò De Vico (1994), che è in costante crescita ed a cui, già dalla scorsa stagione, viene concesso spazio, e responsabilità, da “americano”. Sta ripagando la fiducia in lui riposta con 12.6 p.ti, 3.7 falli subiti e 4.1 rimbalzi di media. Tira da due con il 41%, ma la vera specialità della casa è il tiro da oltre l’arco dei 6.75, che lo vede eccellente protagonista con il 39% su oltre cinque tentativi ad allacciata di scarpe. Si divide tra il “tre” ed il “quattro” Mike Hall (1984), americano con passaporto irlandese che ha alle spalle le prestigiose stagioni vissute con l’Olimpia Milano. Tiro, solidità a rimbalzo e leadership sono garantiti ma ogni tanto “esce” dalla partita. I suoi numeri sono di tutto rispetto: 14.7 p.ti conditi da ben 13.4 rimbalzi ad incontro. Le percentuali sono senz’altro migliorabili, sia da due (52%) che da tre (30%), anche se risentono inevitabilmente delle forzature che ama prendersi. Passa la palla come pochi, distribuendo 3 assist di media ed inoltre è molto abile nel procurarsi tanti falli (3.5 per gara). Il centro della squadra è Amedeo Tessitori (1994), che è un lungo dinamico dal grande impatto fisico ed, al contempo, dispone di buone mani ed ottima tecnica individuale. Nei pressi del pitturato non si fa pregare e va a referto con 12.3 p.ti (57% da due), catturando anche 5.3 rimbalzi per partita. Ogni tanto ci prova anche da tre, con buona fortuna (40%). Il playmaker del 1985 Marco Venuto ha scalato le gerarchie della passata stagione e rimane in campo quasi 30’ ad incontro, contribuendo alla causa con una regia oculata, a cui aggiunge 6.1 p.ti, 2.9 rimbalzi e 2.2 assist a match. Migliorabili però le percentuali dal campo, soprattutto da tre (28%). L’ex Siena ed Agrigento Mattia James Udom (1993) è un “quattro” molto atletico che sta facendo sentire i suoi muscoli in area colorata. Buone infatti le sue attuali medie stagionali: 10.8 p.ti, 5.1 rimbalzi ed un convincente 55% da due. Ogni tanto la mette anche dalla distanza (31%) e dalla lunetta è abbastanza affidabile. Le sue lunghe leve lo rendono poi un vero e proprio intimidatore d’area, che costringe spesso e volentieri gli avversari ad alzare le parabole di tiro. Un altro atleta formidabile è l’ala britannica Carl Wheatle (1998) che è uno dei giovani più interessanti del panorama europeo e, dal 2013, fa parte del settore giovanile biellese. Fisicità ed agonismo non mancano di certo e, al suo vero debutto in prima squadra, si sta facendo trovare pronto garantendo buoni numeri: 5.2 p.ti e 3.1 rimbalzi di media. L’inesperienza lo sta però penalizzando nelle percentuali: 54% da due, 22% da tre ed il 67% dalla lunetta. Troviamo, infine, i giovani Luca Pollone (guardia del 1997), Luca Rattalino (pivot del 1997) e Federico Massone (playmaker del 1998) che finora, pur non scrivendo numeri significativi, hanno trovato spazio e si sono rivelati preziosi per allungare le rotazioni.
|