Inserita in Economia il 01/03/2017
da Direttore
Tumori da solarium, in USA costano 343 milioni l´anno. A sostenerlo la North Carolina University. La cifra vola oltre i 127 miliardi se si tiene conto delle perdite lungo tutta la vita dei pazienti. Australia e Brasile hanno vietato l´uti
I lettini solari costano negli Usa 343 milioni di dollari l´anno solo per i costi diretti legati ai tumori della pelle, mentre se si tiene conto delle perdite economiche lungo tutta la vita dei pazienti la cifra arriva a oltre 127 miliardi. Lo ha calcolato la North Carolina University con uno studio pubblicato sul Journal of Cancer Policy. La ricerca si è concentrata su tre tipi di tumore, il melanoma cutaneo, il carcinoma a cellule basali e quello a cellule squamose, identificando i casi totali diagnosticati negli Usa nel 2015 e stimando quelli dovuti ai lettini sulla base della prevalenza nell´uso e sul rischio relativo. Oltre 263mila tumori secondo gli autori sono attribuibili all´abbronzatura ´artificiale´, che nel paese è praticata da 30 milioni di persone l´anno, mentre in Italia si stima che una persona su cinque li utilizzi. Da questo dato, sulla base delle spese per le cure, i ricercatori sono arrivati alla cifra di 343,1 milioni di dollari per i pazienti diagnosticati nel 2015. Gli stessi pazienti, nell´arco della loro vita, avranno invece una perdita economica di 127 miliardi di dollari. "I calcoli sono tutti conservativi, e quindi la stima è per difetto - sottolinea Hugh Waters, uno degli autori -. L´impatto potrebbe essere più alto. Speriamo che questi risultati aiutino negli sforzi per una riduzione dell´uso dei solarium ". Perciò questi dispositivi dal 1° gennaio 2015 sono stati vietati in Australia, con l´obiettivo di combattere il melanoma, tumore per il quale il Paese detiene il primato mondiale. L´Australia è così il secondo Paese al mondo, dopo il Brasile, che ha adottato questa misura. Il divieto è scattato dopo che è stato scientificamente provato che, mentre un tempo le lampade UV si ritenevano più sicure del sole perchè si pensava che non emettessero i raggi ultravioletti di tipo B causa d scottature sulla pelle, oggi si sa che le lampade UV sono anche più pericolose del sole. Infatti le lampade solari emettono UVA (cioè onde di lunghezza corta che provocano tumori) e anche una piccola percentuale di raggi UVB dato che imitano le radiazioni del sole. Ma il rischio maggiore è la violenza dei raggi artificiali delle lampade solari: nelle lampade di ultima generazione, cioè le lampade UVA ad alta pressione a vapori di mercurio e alogenuri metallici, l’ intensità è fino a 15 volte superiore a quella del sole a mezzogiorno. Questi apparecchi che garantiscono un’ abbronzatura rapida ed esposizioni brevi, hanno quasi del tutto soppiantato le classiche lampade solari a tubi fluorescenti per i lettini e le apparecchiature facciali. Il rischio principale oltre un invecchiamento precoce della pelle, è rappresentato dai tumori della pelle: si registra infatti un aumento di melanomi ed epiteliomi che compaiono anche in età precoce. Nel 2011 più di 2.000 australiani sono morti di cancro della pelle e la maggior parte di questi decessi sono attribuibile al melanoma. Inoltre l´uso del solarium prima dei 35 anni aumenta dell´87% il rischio di sviluppare melanoma. Nel Paese vengono diagnosticati ogni anno 11.000 casi, il tasso più elevato del mondo. Non c´è nessun dubbio, osserva Giovanni D´Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sul fatto che esista un legame tra l´uso regolare delle lampade abbronzanti ed il melanoma maligno i cui dati sono incontrovertibili. Anche secondo gli esperti dell’Istituto inglese Cancer Research l’uso regolare dei solarium sotto i 35 anni comporta un aumento del 75% del rischio. Tanto peggio se ci si espone da giovani.
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