Inserita in Salute il 02/02/2017
da Direttore
SI RINNOVA IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’AVIS LA PRESIDENTE GALFANO ILLUSTRA L’ATTIVITA’ SVOLTA
Si conclude un altro quadriennio dell’Avis di Marsala, quello a presidenza Galfano. Per il prossimo 18 febbraio è già stata convocata l´Assemblea annuale (nella sede di via G. Bruzzesi, alle ore 9), con all´ordine del giorno anche il rinnovo delle cariche sociali per il periodo 2017/2020. Isabella Galfano, eletta nel 2012, ha tenuto il suo ultimo Consiglio direttivo dove, nel ringraziare volontari, medici e infermieri - coordinati dal dr. Nunzio Ragona - ha illustrato l´attività portata avanti. Il programma comprendeva diversi obiettivi prioritari, tra i quali l’incremento delle attività di sensibilizzazione alla donazione di sangue e l’aumento del numero dei soci avisini. Il gran lavoro svolto nelle scuole, fianco a fianco con altre Associazioni di volontariato (Aido, Ail, Dialogando con Michele Napoli…), nonché la sponsorizzazione di alcune iniziative (sportive, culturali, ricreative…), ha consentito di avvicinare giovani e meno giovani all’Avis. Prova ne è che - e questo è un altro risultato raggiunto dal Consiglio in carica – i soci donatori sono quasi raddoppiati, passando da 799 (2012) ai 1.436 dello scorso anno, pari ad una percentuale del 79,72%. “Se da un lato si registra questo dato positivo - afferma Isabella Galfano - dall´altro, assieme al Centro trasfusionale dell’Ospedale Paolo Borsellino, accusiamo una diminuzione delle donazioni rispetto al 2015. Le 209 sacche di sangue in meno (in totale,1.718 nel 2016; ndr) lasciano l’amaro in bocca, considerata la platea di potenziali donatori nella nostra città”. Su oltre 83 mila abitanti, infatti, i presumibili donatori - vale a dire la fascia d’età compresa tra 18 e 65 anni - sono di poco superiori a 50 mila. Il bassissimo indice nel rapporto popolazione/donatori, ha cause diverse. Al netto di chi non può donare per problemi di salute, accanto agli aspetti culturali o alla semplice “paura dell’ago”, il fatto di non avvicinarsi alla donazione o abbandonarla “trova giustificazioni – scrive la presidente Galfano nella sua relazione conclusiva – in alcuni elementi che io definisco di disturbo al donatore. Tra questi, l’avere abolito gli esami di controllo, facendo venire meno l’aspetto preventivo da sempre legato alla donazione di sangue”. Da qualche anno infatti, le analisi – talune con esenzione dal pagamento ticket per i donatori – devono essere prescritte dal medico curante. In tal senso, ulteriormente penalizzante è anche il mancato rinnovo della convenzione che consentiva al donatore cinquantenne di eseguire gratuitamente una volta all´anno il PSA. Sia dalla relazione della presidente che da quella del direttore sanitario Claudio Forti, si evince che la fascia d´età con più donatori è compresa tra 46 e 55 anni; quella delle donatrici tra 36 e 45. Rispetto al 2015, aumenta il numero di chi effettua il test - un semplice prelievo - per candidarsi a donare (in totale 530); mentre sono 210 (anche qui un incremento) coloro che hanno donato per la prima volta. Un ultimo dato riguarda la suddivisione per sesso dei donatori. Sia uomini che donne sono costantemente cresciuti nell´ultimo triennio, ma i primi prevalgono sempre: lo scorso anno, le donatrici sono state 308; quasi cinque volte in più (1.436) gli uomini.
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