Inserita in Economia il 23/01/2017
da Direttore
l´Italia capovolta, sole a nord, freddo e neve al sud
All’emergenza neve e gelo che stanno vivendo le regioni centro-meridionali, si contrappone l’emergenza siccità al Nord: i livelli d’acqua dei laghi del Nord Italia sono sotto media e, in diverse zone, non piove in maniera significativa dal novembre dell’anno scorso.
A livello nazionale mancano più di metà delle precipitazioni normali (-56% di anomalia) e le regioni di Nordovest sono quelle contrassegnate dall’anomalia più grave (-83%). Tutto questo scaturisce dalla particolare configurazione della circolazione atmosferica a livello europeo, che ha mostrato una tendenza allo sviluppo di aree anticicloniche di blocco che hanno fatto da scudo nei confronti delle perturbazioni atlantiche e hanno esposto il Centrosud ai freddi flussi nord-orientali.
Al Nord è allarme siccità con il rischio di incendi che cresce di giorno in giorno e i roghi che nelle ultime 48 ore hanno interessato la Liguria, oltre alla mano dell’uomo, sono anche la conseguenza del clima “impazzito”. “La persistente siccità favorisce gli incendi nelle regioni settentrionali. La situazione è drammatica in Liguria dove a Gennaio è caduta il 79,4% di acqua in meno. Tra Como e Lecco sono andati a fuoco 200 ettari di pascoli e boschi; le aziende agricole sono state assediate dalle fiamme che hanno avuto una rapida diffusione a causa della siccità e del vento secco. Altri 60 ettari sono bruciati in Val Camonica, nel Bresciano, cui si sommano gli incendi che hanno colpito l’alto Garda. Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti effetti sull’agricoltura italiana: il comparto negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro” afferma la Coldiretti.
Le piogge si sono quasi azzerate anche in Piemonte, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia, con le conseguenti difficoltà per le produzioni locali.
Diversamente, al Sud, sono stati raggiunti record storici di freddo e neve e l’Italia centro-meridionale si trova ancora interessata da una forte e persistente ondata di maltempo: non si esclude che le nevicate che stanno attualmente interessando le zone interne del Centro Italia possano raggiungere quantitativi record.
“Il freddo al Centro Sud, ha già causato danni per 300 milioni di euro” aggiunge Coldiretti “tra interi raccolti di ortaggi invernali perduti e danni alle piante da frutta come agrumi e viti crollate sotto il peso della neve, ma anche con la strage di centinaia di animali e perdite commerciali dovute alle difficoltà di consegna del latte e degli altri prodotti che si sono salvati dal gelo”.
E mentre l’Italia è divisa in due Nasa e Noaa pubblicano i dati che dimostrano che il 2016 è stato l’anno più caldo dal 1880: si sono moltiplicati gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo; siccità e bombe d’acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche gelate estreme e picchi di calore anomali si sono alternati lungo l’anno e lungo tutta la Penisola.
Anomalie che si evidenziano anche in questi giorni.
Valentina G.
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