Inserita in Un caffè con... il 07/12/2016
da REDAZIONE REGIONALE
VITO SCIORTINO - LETTERA APERTA: RIFLESSIONI DI UN CITTADINO CHE SI ONORA DI SERVIRE LA SUA CITTA’
Il bilancio di previsione 2016/2018, documento che meglio di tutti sintetizza la volontà che l’Amministrazione Comunale mette in campo per realizzare i piani di intervento sulla spesa corrente e sugli investimenti, in linea con quello che è stato il programma elettorale sottoposto agli elettori, nella seduta consiliare del 5 dicembre scorso ha subito lo stop ad opera della estemporanea e “donchisciottesca” coalizione formata tra la minoranza cosiddetta storica (4 consiglieri) ed il gruppo del PSI nato dalle ceneri dei transfughi a suo tempo eletti dai cittadini nella lista “Noi per Calatafimi Segesta” e della quale avevano condiviso e sottoscritto il programma stesso, a tutt’oggi in avanzata fase di realizzazione. In particolare ne ha fatto le spese un bel progetto di rifunzionalizzazione ed ammodernamento del Palasegesta, redatto in economia dall’Ufficio Tecnico Comunale e munito del parere favorevole del CONI, per il quale il Comune aveva la possibilità di accedere ad un mutuo a tasso zero concesso dall’Istituto di Credito Sportivo, oltre al progetto per il completo restyling dello stadio comunale di Sasi, e che per lo strano concetto del “voto contro a prescindere dalla bontà della proposta” è stato miseramente relegato tra gli oggetti da mettere in soffitta, con grande soddisfazione dei consiglieri che hanno così dato una bella prova del loro prestigio politico o, per meglio dire, si sono resi “visibili”, privando così il mondo dello sport di un impianto di grande rilevanza. Ma, guarda caso, sono visibili solo durante le sedute consiliari: mai una visita diretta agli uffici, che sono sempre ampiamente disponibili, per accertare direttamente talune questioni (meglio le interrogazioni che conferiscono “visibilità” o meglio ancora il terreno dei social, molto fertile per la veicolazione di mille banalità e di frasi ad effetto –parole sante quelle di Umberto Eco sui social!!-), mai una proposta seria e circostanziata che sintetizzi la volontà di meglio orientare l’azione dell’Amministrazione. Nulla di tutto questo, solo baldoria, ripicche, disinformazione e tanta tanta tanta voglia di visibilità fine a se stessa. In un precedente intervento un consigliere ha addirittura dichiarato che pur valutando meritevole l’iniziativa, votarle contro era l’unica possibilità che aveva per farsi notare dai cittadini. La spesa per l’installazione delle telecamere, votata all’unanimità dai consiglieri comunali e costata 14 mila euro attinti dai fondi della democrazia partecipativa, viene praticamente resa improduttiva sol perché i consiglieri del PSI e della minoranza storica si rifiutano di approvare il regolamento sulla video-sorveglianza in ossequio al predetto principio “voto contrario a prescindere”. Che squallore!! Per uno che non aveva ben individuato i perversi meccanismi dei “giochi” della politica, è difficile comprendere come si registri una proporzionalità inversa tra i progressi conseguiti nella realizzazione del programma elettorale dell’Amministrazione e la crescita della rancorosità che emerge nei toni degli interventi di taluni rappresentanti dei cittadini (per fortuna non tutti!!) che credono di poter acquisire consensi con il boicottaggio –A PRESCINDERE- di tutte le scelte che l’Amministrazione seleziona a beneficio della Gente di Calatafimi Segesta. Siamo alla folle esaltazione delle banalità! Stanno lavorando benissimo in vista delle elezioni del 2019, raccoglieranno voti a man bassa, specie se si presenteranno agli elettori come coloro che sono stati eletti in una lista e con un programma e che a meno di metà strada si sono ritrovati tra coloro che ne impediscono la realizzazione. Avranno un bel dire che “la politica è politica”. La politica, invece, è lavorare ogni giorno con generosità per la nostra Gente e guadagnarsi la sua fiducia con i comportamenti sul campo e con la serietà degli intenti. La visibilità è la conseguenza di sani gesti concreti e non una pre-condizione da imporre. Non conosco altro tipo di politica, né tantomeno quella che qualcuno definisce con la “P” maiuscola e poi la rende, nei fatti, minuscola o addirittura impercettibile. Nonostante ciò, credo fortemente nel futuro della nostra amatissima Città. Vito Sciortino
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