Inserita in Cultura il 25/11/2016
da REDAZIONE REGIONALE
MARSALA - CONFERENZA SU "UTICA E LILIBEO": I DUE CENTRI A CONFRONTO
Si terrà domani, sabato 26 novembre, la Conferenza dal tema “Utica e Lilibeo: due Centri punico-romani del Mediterraneo”. Nel Complesso San Pietro, con inizio alle ore 17, l’incontro - promosso dal Centro internazionale di studi fenici, punici e romani”, col patrocinio del Comune di Marsala – sarà introdotto dal sindaco Alberto Di Girolamo, dall’assessore Clara Ruggieri e dal prof. Gioacchino Falsone, presidente del Centro studi. A tenere la conferenza sono stati invitati Elizabeth Fentress (Università di Pennsylvania) e Antonella Mandruzzato (Università di Palermo). Utica, una delle colonie fenicie più antiche del Mediterraneo, fu una fiorente centro della Tunisia dedito ai commerci e alle industrie, divenendo uno dei maggiori porti del Nord Africa in epoca punica e romana. Gli scavi li intrapresi sin dall’Ottocento hanno portato alla luce una gran quantità di monumenti del periodo romano, tra i quali un teatro, un circo, uno stadio (ippodromo) e un gigantesco complesso termale. Di grande rilievo sono anche gli splendidi mosaici che decoravano le lussuose case private sparse nella città. Di grande interesse, le recenti scoperte fatte a Utica a partire dal 2009 e di cui parlerà la prof. Elizabeth Fentress. Lilibeo, fondata molto più tardi di Utica, fu caposaldo inespugnabile del dominio cartaginese in Sicilia fino alla fine della primavera punica (241 a.C.) e divenne poi importante centro in età ellenistica e romana. Conosciamo tutti i numerosi monumenti archeologici scoperti in passato a Marsala, ma i recenti scavi della missione congiunta Amburgo-Palermo - di cui tratterà la prof. Antonella Mandruzzato - hanno altresì contribuito significativamente alla conoscenza della struttura urbana e della cultura materiale lilibetana. "Sarà interessante mettere a confronto Utica e Lilibeo, sottolinea il prof. Falsone, per capire quali possono essere le affinità e le analogie tra i due centri sul piano storico-archeologico".
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