Inserita in Politica il 11/11/2016
da REDAZIONE REGIONALE
ASSESTAMENTO DEL BILANCIO REGIONALE 2016. AUDIZIONE DELL’ANCI SICILIA IN II COMMISSIONE ARS
Orlando: “Indispensabile intervenire, entro il 30 novembre, per il ripristino del trasferimento di 115 milioni per spese di investimento”
L’Anci Sicilia sarà audita dalla Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana per rappresentare le numerose istanze del sistema delle autonomia locali siciliane in relazione alla situazione di grave criticità che stanno attraversando. Tra le maggiori criticità vi è la situazione relativa ai maggiori costi del servizio integrato rifiuti a seguito dell’emergenza del 2016, la tenuta finanziaria dei liberi consorzi e delle città metropolitane, la necessità di un effettivo contributo per la demolizione degli immobili abusivi, la spinosa questione delle estinzioni delle Ipab, la richiesta di un aumento del contributo per i il ricovero dei disabili mentali e quella delle conseguenze, che rischia di avere anche in Sicilia, l’applicazione del sistema dei costi e fabbisogni standard. Su tutte però resta centrale la questione relativa alla mancata attuazione dei commi 22 e 23,dell’art. 7 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3 che prevedeva un trasferimento di 115 milioni per spese di investimento. “E’ bene ricordare che, in mancanza di un intervento tempestivo dell’ARS, il 2016 rischia di essere l’anno peggiore per le finanze dei comuni siciliani – dichiarano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di Anci Sicilia - sono infatti 10 i comuni che hanno già dichiarato il dissesto, diverse decine che hanno fatto ricorso ai piani di riequilibrio pluriennale e sono troppi i comuni che non hanno ancora approvato il Bilancio di Previsione 2016. Tra le tante criticità resta centrale quella della mancata erogazione dei 115 milioni previsti dalla Legge di Stabilità 2016 che i comuni avrebbero potuto impiegare anche per il pagamento delle rate dei mutui contratti per spese di investimento e la mancata attuazione di questa norma rischia di determinare, nei fatti, il dissesto di numerosi altri comuni”. “Per queste ragioni – conclude Orlando - chiederemo che il Parlamento intervenga con tempestività, prima del 30 novembre termine ultimo per le variazioni dei Bilanci dei comuni”.
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