Inserita in Politica il 29/09/2016
da REDAZIONE REGIONALE
ERICE SINACO - CAMPUS
Ho letto le dichiarazioni del Consigliere comunale, locale Segretario del PD, Simonte. Non una parola sul destino del Campus, del rilancio formativo/culturale che si proponeva la maxi opera co-finanziata, dell´incentivo prezioso come il pane in termini di sviluppo socio-economico-occupazionale che una mega progettualità da circa 20.000.000€ poteva portare sul territorio. Men che meno, del riconoscere di essersi politicamente impiccato con un emendamento "civetta" condiviso, a chiacchiere, dai socialisti ai quali strizzava l´occhio e che l´hanno invece sonoramente bocciato, ... prevedendo di costruire il campus peraltro dentro le proprietà di un Ente sovraordinato e senza l´assenso di quest´ultimo (demanio regionale concessionato all´Universita´ che continua a nicchiare). Esproprio?!? Della serie, peggio che andar di notte...a occhi chiusi. Apprendo invece che nel distribuire lezioni di democrazia partecipata, nei fatti ha rimandato, mese dopo mese, referendum dopo referendum, da anni un confronto strategico sulle alleanze ad una fantomatica e mai convocata assemblea cittadina, rinviando sine die un confronto con e fra gli iscritti, rinchiudendosi dietro una segreteria comunale in larga parte autocucitasi addosso. Democraticamente, però, con una scarpa sta dentro una Giunta e con ben due Assessori (che rispetto a tale equivoco circuito cercano di lavorare alacremente e coerentemente per costruire pezzi di futuro per Erice) e dall´altro da oltre un anno e mezzo va a trescare e da tempo con il peggio dell´opposizione consiliare riconducibile al discusso Nino Oddo che spara alzo zero boicottando ogni atto programmatico dell´amministrazione ...che a parole Simonte vuol sostenere, apprestando però all´avversario financo strumenti di legittimazione politica per scavar la fossa al governo amico in carica. Invero, con tale cialtrone politico non ho mai avuto un problema personale, atteso che non gli ho mai dato confidenza, bensì un contrasto politico manifesto ed un giudizio netto e pubblico sullo squallore politico che lo vede protagonista in ogni dove della provincia, per cominciare dall´ARS e dall´impiego clientelare dei fondi per le consulenze parlamentari Etc. Su tanto e ben altro gli ericini si sono pronunciati e per ben due volte. Simonte, invero, da quando è diventato segretario cittadino del PD ha cercato di costruire una strategia politica e d´intese, che lo portasse in cuor suo all´unitaria candidatura (interna al PD, fra le componenti ex Popolari, ex DS ed in ultimo ruggireliane; esterna con il PSI di Oddo, ma senza rinunciare al prezioso ed indispensabile sostegno dell´alleato - a convenienza - Movimento per Erice che Vogliamo, ma anche con pezzi di "grillismo") a Sindaco di Erice. Al rivoluzionario neo "Matteo", salvatore del centro-sinistra, poco importava dei soggetti sinistri da imbarcarsi, pensava di avere la sindacatura in tasca. Il risultato, purtroppo è sotto gli occhi di tutti, con l´auspicio che di questo passo e con queste strategiche visioni non condanni il PD all´opposizione, da dove è stato invece sdoganato e sin dal 2007. Simonte, novello "penelope" della politica ericina faccia pure la sua ondivaga strada, di questo passo temo che molti degli elettori del PD non lo seguiranno. Stia sereno Simonte, sarà quello il congresso vero che interessa sopratutto il futuro degli ericini. Senza disprezzo, ma con profonda delusione. Giacomo Tranchida
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