Inserita in Cultura il 28/09/2016
da REDAZIONE REGIONALE
MARSALA - PAESAGGI DI MARE
Gli itinerari
Al-Idrisi e Il Libro di Ruggero. La Sicilia vista dal mare Il geografo arabo Al-Idrisi, uno dei più grandi della storia, dopo aver viaggiato per tutti i paesi del Mare Mediterraneo, intorno al 1145 si stabilì a Palermo, presso la corte normanna di re Ruggero II, che lo aveva invitato. Qui scrisse anche Il libro di piacevoli viaggi in terre lontane, noto con il nome de Il Libro di Ruggero (Kitāb Rugiār o Kitāb Rugiārī), finito verso il 1154, in cui racconta la Sicilia vista dal mare. Le conoscenze geografiche d´Idrīsī travalicavano di gran lunga quelle dell´epoca e il libro contiene tutte le informazioni raccolte nel corso dei suoi viaggi attraverso il Mediterraneo, nonché i resoconti di vari viaggiatori siciliani. Parla di Palermo, Monreale, Termini Imerese, Cefalù, Tusa, Caronia, Patti, Milazzo, Messina, Taormina, Aci Castello, Siracusa, Noto, Licata, Agrigento, Sciacca, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Marsala, Trapani, Carini.
Fenici e Greci in Sicilia, paesaggi, atmosfere, culture Antiche vestigia sparse sul territorio siciliano raccontano, con il fragore del silenzio delle rovine, civiltà che segnano la nostra contemporaneità: i Fenicio-Punici e i Greci d’Occidente. Città i cui nomi si trovano nei testi più remoti: Siracusa, Agrigento, Naxos, Tindari, Morgantina, Selinunte e Segesta, oltre a Mozia, Erice, Panormos, Solunto, Adranone, Yrnm-Pantelleria e tante altre. Visitarle oggi è un tuffo nel passato che scopriamo vivo e presente. Atmosfere senza tempo, luoghi dello spirito da immortalare per un album delle emozioni.
I luoghi della memoria. Saline, tonnare, torri di avvistamento Saline, tonnare e torri costiere in Sicilia e nel Mediterraneo da sempre sono riferimenti fondamentali per comprendere lo stretto rapporto tra uomo e mare. Le saline si concentrano nella punta occidentale della Sicilia, tra Trapani e Mozia, dove Fenici e Cartaginesi svilupparono l’estrazione del sale dal mare. Il candore del paesaggio riflette la luce del sole che acceca e abbaglia. Ovunque le torri di avvistamento, costruite all’epoca di Carlo V e Filippo II, 119 silenti guardiani delle coste siciliane. Infine le tonnare, disseminate intorno all’isola (erano 80 nel XVII secolo), memoria di un passato che è anche contemporaneo, come nel caso del Museo nell’Isola di Favignana nell’Antica Tonnara Florio. Tracce di storie antiche ma testimoni presenti della identità siciliana.
Itinerari del gusto e della Dieta Mediterranea È un viaggio sensoriale fatto di sapori, odori, colori, suoni, atmosfere che avvolgono il visitatore, restando a perenne memoria di un viaggio. Le immagini sono quelle dei borghi marinari, ma anche dei vigneti, degli uliveti, dei campi di grano, dei frutteti colorati, di una natura ricca e rigogliosa, risultato di pratiche agricole antiche trapiantate da civiltà diverse ma che sono patrimonio dei siciliani di oggi. Si usa il termine Dieta Mediterranea ma si traduce Sicilia. Questo itinerario mette insieme i prodotti alimentari di eccellenza e l’antica tradizione enogastronomica che rendono la Sicilia un paradiso culinario.
Il Viaggio in Sicilia di Goethe ed il Grand Tour «L´Italia senza la Sicilia non lascia immagine alcuna nello spirito. Qui si trova la chiave di tutto…». Sulle orme di Goethe seguendo le tappe del suo itinerario, compiuto nel 1787, tra il 29 marzo e il 14 maggio, da Palermo a Messina passando per Alcamo, Segesta, Castelvetrano, Sciacca, Agrigento, Caltanissetta, Castrogiovanni (Enna), Catania, Taormina, Trapani. Un invito a visitare e a vivere la Sicilia, tramite un diario di viaggio alla ricerca delle vestigia della civiltà classica che ancora oggi permettono di entrare in contatto con una cultura millenaria e le innumerevoli bellezze delle sue forme e dei suoi sapori. Goethe ha raccontato una Sicilia all’epoca poco conosciuta contribuendo a crearne il mito. Il diario di Goethe si inserisce nella ricca collezione di viaggi in Sicilia all’epoca del Grand Tour, raccontati da grandi autori del passato.
FOTO : Francesco Buzzurro_foto di Arturo Safina_b
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