Inserita in Cronaca il 15/09/2016
da REDAZIONE REGIONALE
FAVIGNANA - IN DIFESA DELLA POSIDONIA
Per incrementare soluzioni a sostegno dell’ambiente che nello spiaggiamento della Posidonia oceanica si segnalano per una particolare problematicità nel caso delle spiagge italiane, nasce - dalla collaborazione tra il dipartimento PDTA (Pianificazione, Design, Tecnologia dell’architettura) dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, il centro di ricerca di Casaccia a Roma dell’Enea (Sustainable Territorial and Production Systems Department) e l’Area Marina Protetta delle “Isole Egadi” (AMP) - il progetto di ricerca “Medonia. Il design per la salvaguardia della Posidonia oceanica” (Mediterraneo/Posidonia). Medonia si configura per questi motivi una ricerca applicata sviluppata per coniugare la salvaguardia di biomasse di origine marina con prodotti di arredo per la spiaggia attraverso modelli di design sostenibile in grado di incentivare pratiche di balneazione responsabile nel rispetto degli habitat naturali. Una ricerca pertanto fondata su principi di “recupero attivo” che ha generato lo studio e la realizzazione di “sacche” (sedute e stuoie da spiaggia) di diverse dimensioni per il contenimento della Posidonia spiaggiata che, abbinate all’installazione di “telai balneari” per l’ombreggiamento, aumentano la capacità di carico degli arenili e rendono fruibili superfici rocciose altrimenti non utilizzabili dai turisti. E’ bene ricordare che alle Egadi è presente la prateria più importante di Posidonia oceanica, pianta endemica del Mediterraneo che, oltre a costituire l’habitat ideale per la riproduzione di numerose specie ittiche - al suo interno vivono molti organismi animali e vegetali – è in grado di assorbire grandi quantitativi di CO2, di liberare nell’ambiente fino a 20 litri di ossigeno al giorno per m2 di prateria, ed esercitare una notevole azione nella protezione della linea di costa dall´erosione, soprattutto in inverno, quando forma considerevoli accumuli sulle coste e le spiagge. Tuttavia, in estate, le quantità considerevoli di questi residui coprono arenili e tratti di costa impedendone la loro completa fruibilità sotto il profilo turistico. Ciononostante il suo valore ecologico non ne permette la rimozione ne tantomeno un conferimento in discarica. Ecco allora intervenire il progetto Medonia che prevede una soluzione per l’utilizzo di parte della Posidonia spiaggiata assumendola come materiale naturale per riempimento di sacche d’arredo, trasformando un problema in una risorsa a servizio dell’uomo. La ricerca ha visto inoltre l’indispensabile contributo di aziende quali la Unopiù di Viterbo, la Plastitex di Padova e la Gottifredi&Maffioli di Novara. Si tratta di imprese italiane, di rilevo internazionale, che appartengono al panorama dei prodotti design oriented, che Il design per la salvaguardia della Posidonia Oceanica nelle spiagge del Mediterraneo 2 hanno realizzato i prototipi degli “arredi da spiaggia” installati per test i prestazionali, con i bagnanti, a partire da luglio fino a settembre 2016, presso l’isola Favignana. In particolare Medonia si compone di un sistema di involucri realizzati con materiali riciclabili al 100%, che si dividono nella seduta a “sasso” – e sono destinate ad agevolare la fruizione soprattutto sulle superfici rocciose – e nelle forme piane per allestimento in copertura e a terra di telai balneari sperimentali realizzati in legno con montaggio removibile a “secco”, per una sosta ombreggiata in spiaggia. Per il ruolo che la pianta svolge per l’ecosistema marino, le sacche a fine stagione saranno svuotate e la Posidonia “tornerà” al mare, da dove è stata presa in prestito. Alcune fasi
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