Inserita in Cronaca il 24/08/2016
da REDAZIONE REGIONALE
EMERGENZA SISMA NEL CENTRO ITALIA: IL VESCOVO LANCIA UN APPELLO PER DONARE IL PROPRIO SANGUE
Domenica 18 settembre la colletta straordinaria nelle parrocchie “Siamo vicini con la preghiera e con l’aiuto che da parte dal nostro cuore a tutte le famiglie drammaticamente coinvolte dal terremoto “A nome di tutta la Chiesa di Trapani rivolgo un pensiero commosso a tutte le famiglie drammaticamente coinvolte dal terremoto che ha colpito le province di Rieti, Ascoli Piceno, di Perugia e di Fermo. Siamo vicini con la preghiera e con l’aiuto – seppur modesto – che parte dal nostro cuore e si traduce nell’impegno per la raccolta di sangue e nella colletta straordinaria che si farà in tutte le parrocchie della Diocesi, come indetto dalla Conferenza Episcopale italiana, il 18 Settembre prossimo nel corso del Congresso Eucaristico nazionale”. Così il vescovo Pietro Maria Fragnelli dopo la notizia del grave sisma che ha colpito il centro Italia. La Diocesi questa mattina ha chiamato i responsabili dell’AVIS e invita tutte le comunità parrocchiali, le associazioni e movimenti ecclesiali a partecipare alla raccolta di sangue promossa per le popolazioni colpite. Soprattutto i donatori abituali sono invitati a fare la propria donazione presso la sede Avis più vicina. A Trapani è possibile donare il sangue presso la sede comunale in via Casa Bianca, 34 dal lunedì al sabato dalle ore 09.30 alle ore 12.30 (telefono 0923559404 cell 3483117284).
“Auspico che l’intero paese e tutta la Chiesa, richiamati da questa dolorosa sciagura, possano mettere insieme risposte urgenti di solidarietà e speranza, insieme a progetti lungimiranti capaci di predisporre una cultura della prevenzione sempre più adeguata alle necessità del territorio per la tutela delle persone, soprattutto dei bambini e degli anziani, e per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale. Stimolati dall’insegnamento di Papa Francesco – conclude il vescovo di Trapani – preghiamo perché le famiglie cristiane siano sempre più culle di speranza e scuole di comunione nel fronteggiare ogni tipo di crisi”.
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