Inserita in Cultura il 20/08/2016
da REDAZIONE REGIONALE
DIONISIACHE SEGESTA - DA SHAKESPEARE A PIRANDELLO – DAL TRAMONTO ALL’ALBA – DA PIAZZA A PAMBIERI – A SEGESTA DI SCENA IL TEATRO
Chi ha imparato ad amare Segesta e questo Cartellone di appuntamenti estivi delle Dionisiache 2016, ha capito che quando si dice “Eventi dal Tramonto all’Alba” a Segesta è tutto vero. L’idea della squadra che ha organizzato il Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2016, - Sindaco Vito Sciortino e Direttore Artistico Nicasio Anzelmo fra i primi - era quella di dare la possibilità a tutti di poter godere non solo di Commedie, Tragedie, Musica, ma di poter anche apprezzare quanto accade - al calar del sole e allo spuntare del nuovo giorno - al Teatro Antico di Segesta. Uno spettacolo nello spettacolo. Unico nel suo genere!
E così è stato anche venerdì sera. Si è iniziato alle 19,30 con “Misura X Misura” di W. Shakespeare – adattamento e Regia di Gianfranco Piazza e solo qualche ora dopo questo spettacolo ecco arrivare l’ultima Alba in Cartellone. In scena alle 05,00 con “CENTOMILA, UNO, NESSUNO” Giuseppe Pambieri. Drammaturgia e regia dello spettacolo di Giuseppe Argirò.
Spettacolo nello spettacolo ribadiamo perché così accade solo a Segesta.
Gianfranco Piazza e gli altri che si sono cimentati assieme a lui in “Misura X Misura” hanno saputo raccontare - "Una storia in cui gli opposti si rispecchiano l´uno nell´altro: il gioco diventa colpa, l´amore arriva fino alla perversione, il potere rivela la sua corruzione, il sesso è l´unica moneta di scambio, il sacro incontra il profano, e come in uno specchio ogni personaggio vede la sua realtà capovolta”. Si replica ancora stasera sabato e domani sempre alle 19,15 a Segesta, uno spettacolo da non perdere, una tragicommedia affascinante, un´occasione per riflettere e interrogarci insieme: qual è la MISURA?
Alle 05.00 poi molti degli spettatori della sera precedente si sono ritrovati assieme a tantissimi altri arrivati da tutta Italia, nuovamente a Segesta per godere dell’ultima Alba in Cartellone – e l’appuntamento con uno straordinario attore e interprete, Giuseppe Pambieri. Magistrale il suo racconto scenico - tra lettura e recitazione con la musica a fare da impalpabile sottofondo. “Centomila, Uno, Nessuno”, l’omaggio che il regista Giuseppe Argirò ha voluto dedicare al drammaturgo siciliano Luigi Pirandello, è così scivolato via in un religioso silenzio, mentre lentamente la notte cedeva il posto al giorno e a un sole splendido.
Una riflessione scanzonata e umoristica, ma anche seria, quella presentata all’appuntamento con l’Alba di Segesta, che ha davvero entusiasmato i tantissimi spettatori che assiepavano la cavea del Teatro.
La voce suadente, cadenzata, di Giuseppe Pambieri, mattatore unico sul palcoscenico di Segesta ha impressionato tutti, e la dimostrazione è stato il lunghissimo e ripetuto applauso finale. Poi come accade ogni volta tutti giù nella zona del palcoscenico, per la fotografia o il selfie di rito con l’attore e lo splendido scenario alle spalle.
Stasera 20 e domani 21 agosto si replica al Teatro Antico, ore 19.30 MISURA PER MISURA Di W. Shakespeare Regia:GRAZIANO PIAZZA Con: Ivan Alovisio, Alessandra Fallucchi, Clara Galante,Viola Graziosi, Sergio Mancinelli, Franco Mirabella, Graziano Piazza E con Gli attori del corso di perfezionamento del Teatro di Roma: Paride Cicirello, Arianna Di Stefano, Pietro Masotti, Stefano Scialanga, Jacopo Uccella E gli allievi dell´ Accademia d´Arte del Dramma Antico di Siracusa Chiara Cianciola, Antonino Cicero Santalena, Alessandro Di Feliciantonio, Clara Ingargiola, Riccardo Rizzo, Noemi Scaffidi, Vittoria Scuderi, Giacomo Lisoni Traduzione e adattamento: Graziano Piazza Supervisione ai costumi:Maria Alessandra Giuri Scenografie sonore:Arturo Annecchino Assistente alla regia:Antonietta Bello, Delfina Balistreri Direzione organizzativa: Rossella Compatangelo Produzione:Il Carro Dell’orsa
Note: Festeggiare i quattrocento anni della morte del Bardo con questo capolavoro vuol dire mettere al centro l’uomo, le sue contraddizioni, stimolarlo a conoscersi. Qual è quella Misura che ci fa render conto di cosa siamo? Attraverso il ‘mistero’ di questa pièce, che lenta attraverso la notte si muove verso il lieto fine, scopriamo il succo della ‘commedia umana’, di oggi e di sempre restiamo attoniti, turbati. Una tragicommedia, quindi, provocatoriamente sempre in cerca di un equilibrio ma sempre in bilico, che pone continue domande sulla nostra ‘misura’, sulla posizione che assumiamo nei confronti dell’altro, del diverso da noi, di ogni tentativo di società. Le risposte faticano ad arrivare ma, tra le polarità, i contrasti e le contraddizioni, si individua, finalmente, quella ‘Misura per Misura’ che regala la speranza d’un lieto fine, almeno sulla scena.
A Segesta il 23 agosto alle ore 19.15 arriva un’altra Prima “PHAEDRA” di Alberto Bassetti - Regia:GIOVANNI ANFUSO Con: LILIANA RANDI, Angelo D’Agosta Impianto scenico:Alessandro Chiti Costumi:Viviana Ginebri Musiche:Nello Toscano Ancora una volta si tratta di uno spettacolo creato in esclusiva per il Calatafimi Segesta festival Dionisiache 2016. Note: La riscrittura di uno dei miti più noti, amati e rielaborati della classicità, presenta sempre la responsabilità di confrontarsi con grandi autori; questa rielaborazione prevede la presenza di due soli attori, con lo scopo di sintetizzare e rendere più chiara e potente la ragione della drammaticità della storia. Tuttavia,non mancano momenti diversi,dalle atmosfere più leggere, che addirittura sfiorano quasi i toni della commedia. Un gioco di ritmi serrati, segnati da frequenti ribaltamenti e colpi di scena; nel pieno rispetto della tradizione. Una versione comunque nuova del grande mito che si fa parlare con la lingua contemporanea.
Teatro Antico – 24 agosto, ore 19.15 LE TROIANEdi Seneca Regia e drammaturgia: GIUSEPPE ARGIRÒ Con:Renato Campese, Paola Lorenzoni, Cinzia Maccagnano, Maurizio Palladino, Alberto Caramel, Silvia Falabella
Note: Uno dei capolavori di Seneca che ha per protagonisti i vinti e le donne di Troia in quanto rappresentanti della parte più vulnerabile di una società colpita dalla guerra. Una tragedia che, con più decisione rispetto al modello euripideo, racconta l’olocausto dei popoli e l’insensatezza della violenza: le analogie con il nostro contemporaneo sono evidenti. Troia potrebbe essere oggi qualsiasi città del Medio Oriente: potrebbe essere, ad esempio, quella Palmira devastata dal terrorismo islamico, potrebbe essere una città siriana sotto le bombe. L’attualità della tragedia non potrebbe essere più chiara. Si mettono in scena alcune delle pagine drammaturgiche più struggenti di sempre, che parlano della l’ineluttabilità e della recidività della storia umana, che accusano dolorosamente l’indifferenza degli deidi fronte al triste spettacolo del mondo.
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