Inserita in Cultura il 19/08/2016
da REDAZIONE REGIONALE
DIONISIACHE SEGESTA - PRIMA NAZIONALE A SEGESTA DI “MISURA PER MISURA”DI WILLIAM SHAKESPEARE - CON GRAZIANO PIAZZA
Per festeggiare i 400 anni dalla morte di William Shakespeare, venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 agosto andrà in scena in Prima Nazionale al Teatro Antico di Segesta “Misura per Misura”, tra i più intriganti e sorprendenti capolavori shakespeariani.
“Una storia in cui gli opposti si rispecchiano l´uno nell´altro: il gioco diventa colpa, l´amore arriva fino alla perversione, il potere rivela la sua corruzione, il sesso è l´unica moneta di scambio, il sacro incontra il profano, e come in uno specchio ogni personaggio vede la sua realtà capovolta”. - Così presenta lo spettacolo Graziano Piazza, che ne firma la Regia. “Per gli amanti della tragedia e della commedia – continua Piazzza - il Maestro degli intrecci ci conduce in una trama ruvida e sottile facendo rimbalzare le nostre emozioni e i nostri sentimenti per renderci spettatori attivi della commedia umana. Sesso, potere, immaginazione, giustizia, legge, severità, apparenza, gioco, ipocrisia, verità...qual è la MISURA?”
Quella in scena per questo triplice appuntamento è una Compagnia affiatata, composta da 20 attori, tra cui stimati protagonisti della scena italiana e internazionale, insieme ai giovani allievi dell´Accademia del Dramma Antico di Siracusa, le coinvolgenti scenografie musicali di Arturo Annecchino, i costumi di Alessandra Giuri mentre la regia è affidata al siciliano Graziano Piazza. Tutti buoni motivi questi che sicuramente valgono una serata sotto le stelle del Teatro Greco di Segesta per le Dionisiache!
Teatro Antico – 19-20-21 agosto, ore 19.30
MISURA PER MISURA Di W. Shakespeare Regia:GRAZIANO PIAZZA Con: Ivan Alovisio, Alessandra Fallucchi, Clara Galante,Viola Graziosi, Sergio Mancinelli, Franco Mirabella, Graziano Piazza E con gli attori del corso di perfezionamento del Teatro di Roma: Paride Cicirello, Arianna Di Stefano, Pietro Masotti, Stefano Scialanga, Jacopo Uccella E gli allievi dell´ Accademia d´Arte del Dramma Antico di Siracusa Chiara Cianciola, Antonino Cicero Santalena, Alessandro Di Feliciantonio, Clara Ingargiola, Riccardo Rizzo, Noemi Scaffidi, Vittoria Scuderi, Giacomo Lisoni Traduzione e adattamento: Graziano Piazza Supervisione ai costumi:Maria Alessandra Giuri Scenografie sonore:Arturo Annecchino Assistente alla regia:Antonietta Bello, Delfina Balistreri Direzione organizzativa: Rossella Compatangelo Produzione:Il Carro Dell’orsa
Note: Festeggiare i quattrocento anni della morte del Bardo con questo capolavoro vuol dire mettere al centro l’uomo, le sue contraddizioni, stimolarlo a conoscersi. Qual è quella Misura che ci fa render conto di cosa siamo? Attraverso il ‘mistero’ di questa pièce, che lenta attraverso la notte si muove verso il lieto fine, scopriamo il succo della ‘commedia umana’, di oggi e di sempre restiamo attoniti, turbati. Una tragicommedia, quindi, provocatoriamente sempre in cerca di un equilibrio ma sempre in bilico, che pone continue domande sulla nostra ‘misura’, sulla posizione che assumiamo nei confronti dell’altro, del diverso da noi, di ogni tentativo di società. Le risposte faticano ad arrivare ma, tra le polarità, i contrasti e le contraddizioni, si individua, finalmente, quella ‘Misura per Misura’ che regala la speranza d’un lieto fine, almeno sulla scena.
Gli altri due Spettacoli in Cartellone
Il 20 agosto alle 05.00 al Teatro di Segesta si potrà assistere all’ultima “ALBA” in cartellone In scena GIUSEPPE PAMBIERI che presenta “CENTOMILA,UNO, NESSUNO La curiosa storia di Luigi Pirandello. Scritto e diretto da GIUSEPPE ARGIRÒ Produzione:Teatro della città
Con “Centomila, Uno, Nessuno”, Giuseppe Argirò, che firma drammaturgia e regia, affida a Giuseppe Pambieri una riflessione scanzonata e umoristica sull’uomo del Novecento. Lo spettacolo racconta gli aspetti meno visitati dell’esistenza di Pirandello, episodi che ne hanno segnato il suo sviluppo e il suo approccio alla vita. I temi dell’amore, della follia, della morte, del tragico emergono dall’inconscio dei diversi protagonisti e trovano spazio in una realtà sempre attuale.
Note: Un viaggio ironico e appassionato nel multiforme universo dello scrittore siciliano, un ritratto inedito disegnato attraverso le figure più significative della sua vita, attraverso le sue opere e il suo pensiero. «Una notte di giugno caddi come una lucciola sotto un gran pino solitario in una campagna d’olivi saraceni affacciata agli orli d’un altipiano d’argille azzurre sul mare africano»:così Pirandello descrive l’inizio del suo «involontario soggiorno sulla terra». E sulla scena Pirandello guarda vivere quei suoi personaggi in cui ha messo pezzetti di sè che riannodano i fili segreti e misteriosi della sua biografia. La drammaturgia rivela l’uomo Pirandello attraverso le parole dei suoi personaggi, attraversando narrativa, poesia e teatro: da Il fu Mattia Pascal al Padre dei Sei personaggi, dall’Enrico IV a Laudisi del Così è (se vi pare), a Leone Gala de Il giuoco delle parti, fino a L’uomo dal fiore in bocca.I temi dell’amore, della follia, della morte, del tragico emergono dalle parole dei diversi personaggi pirandelliani e parlano di qualcosa che è sempre attuale. La scena, così come la vita,«non conclude»: è proprio questo ciò che rivela l’incontro fra Ilse e Cotrone vicino all’olivo saraceno, dove tutto ebbe inizio ma non una fine.
A Segesta il 23 agosto alle ore 19.15 arriva un’altra Prima “PHAEDRA” di Alberto Bassetti - Regia:GIOVANNI ANFUSO Con: LILIANA RANDI, Angelo D’Agosta Impianto scenico:Alessandro Chiti Costumi:Viviana Ginebri Musiche:Nello Toscano Ancora una volta si tratta di uno spettacolo creato in esclusiva per il Calatafimi Segesta festival Dionisiache 2016. Note: La riscrittura di uno dei miti più noti, amati e rielaborati della classicità, presenta sempre la responsabilità di confrontarsi con grandi autori; questa rielaborazione prevede la presenza di due soli attori, con lo scopo di sintetizzare e rendere più chiara e potente la ragione della drammaticità della storia. Tuttavia,non mancano momenti diversi,dalle atmosfere più leggere, che addirittura sfiorano quasi i toni della commedia. Un gioco di ritmi serrati, segnati da frequenti ribaltamenti e colpi di scena; nel pieno rispetto della tradizione. Una versione comunque nuova del grande mito che si fa parlare con la lingua contemporanea.
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