Inserita in Un caffè con... il 04/08/2016
da REDAZIONE REGIONALE
LO SFOGO DEL SINDACO DAMIANO
L’ennesima disposizione attuativa emessa il 1° agosto a firma del presidente della Regione siciliana è destinata a far ripiombare nel caos i Comuni siciliani.
Essa, in pratica, scarica sui Comuni la responsabilità della gestione emergenziale dei rifiuti, coerentemente con quanto più volte affermato alla stampa dal presidente Crocetta “L’EMERGENZA RIFIUTI È FINITA!!!”, disponendo che i Comuni possono gestire come meglio ritengono l’attività di raccolta e smaltimento, ma prevedendo una incomprensibile priorità per quelli costieri.
In buona sostanza viene vanificato il lavoro e i sacrifici svolti nelle settimane precedenti da tutti gli operatori incaricati della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani (RSU) nonché dai Sindaci e dalle amministrazioni comunali che, dopo riunioni, incontri, dibattiti, ordinanze, denunce e quant’altro, stavano cercando e sembrava avessero trovato un punto d’incontro per eliminare cumuli di spazzatura dai propri territori.
La Regione getta la spugna, che va ad aggiungersi ai cumuli di spazzatura esistenti su tutti i territori, anche quelli montani o collinari e non solo su quelli costieri.
Il silenzio dell’assessore al ramo, signora Contrafatto, è assordante!
Evidentemente esautorata dal suo presidente, non solo non riesce a presenziare alle riunioni da lei convocate, ma non riesce a svolgere il suo compito istituzionale evidentemente avocato dallo stesso presidente che avrebbe avocato a sé anche il dirigente generale.
Forse è meglio così!
Intanto ho disposto, al di là delle chiacchiere e delle convenienze elettoralistiche, che la Trapani Servizi, oltre ai due autocompattatori noleggiati e che da giorni stanno integrando quelli in esercizio, non più sufficienti a garantire una accettabile raccolta, il noleggio di ulteriori tre autocompattatori che nel giro di una settimana 10 giorni possano ricondurre alla normalità la situazione che la nostra beneamata Regione ha provocato nella nostra Città ordinando di ridurre i quantitativi di RSU da conferire in discarica, obbligando di conseguenza, a lasciare sulla strada quelli eccedenti.
Occorre che la cittadinanza sappia, al di là delle ormai strumentalizzazioni di parte “interessata”, che l’amministrazione comunale ha fatto tutto ciò che era possibile fare e anche oltre.
Nulla ha potuto però, se non con gli strumenti di legale opposizione, contro le ordinanze d’imperio del presidente Crocetta che, sin dal settembre del 2015, ha aperto la discarica di Trapani agli altri Comuni della provincia e del palermitano: ma la cittadinanza, sino a qualche settimana fa, non se n’era accorta, avendo il Comune adottato le contromisure organizzative per evitare che l’emergenza, rilevabile nelle altre realtà siciliane, si manifestasse anche a Trapani.
L’Amministrazione ha difeso il diritto di privilegio, se così può essere definito, dell’uso della sua discarica, contro la ‘rivolta’ di taluni altri Sindaci che avrebbero voluto gli autocompattatori della Trapani Servizi mettersi in fila assieme agli altri provenienti dalla provincia, perché il disagio avrebbe dovuto essere condiviso: come ebbe ad esprimersi anche il signor Crocetta, accusando il Comune di Trapani di egoismo e mancanza di solidarietà.
Forse la tutela degli interessi della collettività che amministro deve soccombere dinanzi alle inadempienze e inefficienze che altri hanno perpetuato da anni e stanno ancora perpetuando?
La cittadinanza lamenta l’abnorme accumulo di rifiuti attorno ai cassonetti.
Ho già chiarito che questo è l’effetto delle imposizioni regionali e di concause che hanno vanificato i provvedimenti adottati dall’amministrazione comunale con la Trapani Servizi. L’indisponibilità dell’impianto di trattamento bio-meccanico di c.da Belvedere per l’esecuzione della indifferibile manutenzione straordinaria, avviata a metà giugno e che si sarebbe conclusa a fine luglio, ha imposto la riduzione del trattamento dei rifiuti che è stata assicurata attraverso il noleggio di un impianto mobile operativo nella discarica di c.da Borranea.
In più l’incendio dell’impianto di Belvedere, reso inservibile a pochi giorni dalla sua rimessa in funzione, contribuirà a rendere sempre più difficile la situazione.
Ovvio che gli autocompattatori, che raccoglievano dai cassonetti e trasferivano all’impianto di Belvedere, hanno dovuto percorrere circa 25 Km. in più per andare a conferire all’impianto mobile della discarica di Borranea con evidente aumento dei tempi di percorrenza: da qui la necessità di noleggiare due autocompattatori che coprissero gli intervalli fra un prelievo e l’altro.
Come detto, si sta procedendo al noleggio di ulteriori tre autocompattatori per impedire l’accumulo dei rifiuti attorno ai cassonetti.
Mi sento di rivolgere l’ulteriore invito ai cittadini di astenersi dall’abbandonare sulla pubblica via la spazzatura prodotta, così come sento di invitare tutti ad utilizzare le campane per la raccolta differenziata di carta, cartone, vetro e plastica.
Vito Damiano
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