Inserita in Cultura il 19/07/2016
da REDAZIONE REGIONALE
ISOLA DELLE FEMMINE. VISITA GUIDATA ALL’ISOLOTTO E ALLE CATACOMBE DI VILLAGRAZIA DI CARINI
Organizzato da ATC l’Associazione che viaggia… si terrà domenica 24 Luglio 2016 una visita guidata all’Isolotto di Isola delle femmine e alle Catacombe di Villagrazia di Carini. E previsa la partenza da Termini Imerese e Palermo. Arrivo a Isola delle Femmine. Il Comune deve il nome all’isolotto che gli sta di fronte chiamato appunto Isola delle femmine. Diverse leggende hanno subito il fascino esercitato dalla torre ormai in gran parte diroccata che lo sovrasta. Quella più conosciuta considera erroneamente la torre come prigione per sole donne. In realtà il nome è frutto di un lungo processo di italianizzazione, infatti l’antico nome dell’isolotto, secondo la tradizione popolare, era “Insula Fimi”, derivato da “Isola di Eufemio”, dal nome del generale Eufemio di Messina, governatore bizantino della Sicilia. Visita guidata al Mercato del pesce e al Magazzino dell’antica Tonnara. Partenza dal Porticciolo su imbarcazione con scafo trasparente per osservazione della costa e dei fondali. Sbarco sull’Isolotto e percorso naturalistico con guida Lipu. A 300 metri dalla costa, l’Isolotto, è stato considerato sin dall’antichità e per tradizione un luogo da impiegare a scopo economico e difensivo grazie alla sua posizione e conformazione. La torre di Fuori, costruita in prossimità del punto più alto dell’isola (35 m sul livello del mare), risale al XVI secolo. Ha pianta quadrata, con spessori murari di oltre due metri che la rendevano una fortezza inserita nel sistema difensivo delle torri costiere contro gli attacchi dei pirati alla terraferma. Sfortunatamente, gli eventi che hanno caratterizzato lo sbarco degli Alleati durante la Seconda guerra mondiale, l’incuria del tempo ed il disinteresse hanno trasformato la torre in un rudere, il cui muro, quasi intatto, al di sopra della ripida scogliera del versante nord è ancora il volto che l’isola offre al mare. Risalgono al periodo ellenistico i resti di sette vasche in cocciopesto per la preparazione del Garum, una ricercata salsa di pesce, commerciata nel Mediterraneo: la traccia di uno stabilimento per la lavorazione del pesce e il ritrovamento nel mare antistante di ceppi di ancore in piombo e resti di anfore puniche e romane rende il luogo importante dal punto di vista archeologico. Nel 1997 la Regione Siciliana, allo scopo di tutelare il patrimonio floristico locale e favorire la sosta delle specie migratorie, ha istituito la Riserva Naturale Orientata affidandola alla LIPU. Al ritorno è prevista la sosta bagno e degustazione di pane con olio, formaggio, olive. Nel pomeriggio è prevista, dopo che il Cantastorie Antonino Scalici racconterà la storia dell’Isolotto di Isola delle Femmine una visita guidata alle Catacombe di Villagrazia di Carini che con i suoi oltre 3.500 mq di superficie scavata, si configura come una delle più importanti testimonianze del cristianesimo delle origini in Sicilia, non solo per la monumentalità delle gallerie e dei cubicoli, ma anche per gli apparati pittorici che illustrano alcuni episodi derivati dal Vecchio e dal Nuovo Testamento: il sacrifico di Isacco, Mosè che fa scaturire l’acqua dalla rupe, l’adorazione dei Magi. Le scene di vita quotidiana e le immagini dei defunti, specialmente i bambini accompagnati dai familiari, sono sempre ambientate secondo la tradizione romana all’interno di rigogliosi giardini che alludono al Paradiso. Il cimitero serviva l’antico centro di Hyccara (Carini romana), ricordato nell’Ininerarium Antonini come una statio sulla via Valeria, datato al IV secolo d. C. Per informazioni ed iscrizioni Tel. 091.8112571 - 339.5921182 - Email: info@atcassociazionecheviaggia.it
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