Inserita in Politica il 12/07/2016
da REDAZIONE REGIONALE
PRESENTATO AL CASTELLO DI CASTELLAMMARE DEL GOLFO IL PREMIO LETTERARIO FATEMA MERNISSI
Quale luogo più adatto come questo del castello arabo normanno dove le diversità culturali hanno contribuito, nel passato recente, alla nascita e alla costruzione di questo bellissimo “CastelloAmMARE” per presentare il Premio Letterario Fatema Mernissi? No, non poteva esserci altro ambiente con questa peculiarità carico di quel lievito madre che è la cultura che unisce i popoli per farli vivere armoniosamente insieme. Ed è per questo che Amina Belghouate, Anna Maria De Blasi e Antonio Giunta hanno scelto questa location. Il Premio Letterario Fatema Mernissi -Narrativa e poesia- “Da una sponda all´altra del Mediterraneo… le donne scrivono che ha come titolo "Il Giro di Boa" Chi o cosa ha cambiato la mia vita”, promosso dal Fo.do.m.i, Forum delle donne marocchine in Italia, in sinergia con il Rotary Club Palermo Baia dei Fenici e l´Associazione "Diritti Umani Contro Tutte le Violenze" - sportello antiviolenza "Diana", sostenuto dall´ITI "L. Da Vinci" di Trapani, dalla FIDAPA sezione di Alcamo, dall’Associazione GIVA volontari di Favignana, si propone di far conoscere una donna, scomparsa di recente, che non è stata come le altre donne. Si prefigge anche, come obiettivo in progress, di far emergere attraverso la parola scritta dei componimenti letterari quelle donne che hanno da raccontare, per raccontarsi e raccontarci, per conoscerci e conoscere culture che viaggiano da una sponda all’altra del Mare Nostrum togerther. Gli scritti dei partecipanti al concorso dovranno pervenire in formato pdf entro e non oltre il 10 settembre2016, accompagnati da una autopresentazione all’indirizzo e-mail Fatemamernissi.premio@gmail.com La giuria del Premio è composta da Mounya Allai, poetessa; Leila Ben Salah, giornalista/scrittrice; Patrizia Consolo, scrittrice; Anna Maria Gallone, regista/giornalista/scrittrice; Kaarima Moual, giornalista; Ivana Trevisan, antropologa/scrittrice. Verranno assegnati alle prime opere selezionate i seguenti premi: 1° premio, partecipazione a un evento culturale con presentazione dell’opera premiata in Marocco, con il patrocinio dell’Università “Ibm Zohr” di Agadir e l’Unione degli scrittori del Marocco; 2° premio, presentazione e lettura dell’opera premiata presso Casa delle donne di Milano. La cerimonia di premiazione si terrà il 20 ottobre nella sala Conferenze-Ufficio d’informazione del Parlamento Europeo di Milano. Chi è la Mernissi? Scrittrice e sociologa, docente all’Università Mohamed V di Rabat, è una delle più importanti scrittrici arabe contemporanee. Impegnata in diverse organizzazioni internazionali come l’UNESCO e l’ILOT a favore della promozione dei diritti della donna e il ruolo femminile nell’economia e nelle dinamiche sociali del Marocco contemporaneo. Ha avuto diversi riconoscimenti internazionali, ha dato voce a chi voce non aveva, a chi i diritti umani sono stati negati o calpestati, cultrice dell’arte, sulla base dei valori per lei essenziali quali la dignità individuale, l’amicizia, l’infanzia serena, l’autodeterminazione della donna, la solidarietà, la cultura. Presenti al tavolo dei relatori: S. E. Ahmed Sabri Console Generale del Regno del Marocco a Palermo che ha evidenziato gli ottimi rapporti di scambi culturali e di cooperazione in campo sanitario che si sono instaurati tra la Sicilia e il Marocco. Il Presidente del Rotary Club Palermo Baia dei Fenici, Vincenzo Giannetto ha parlato dei numerosi progetti che il suo club realizza, infatti, è in atto un gemellaggio con il Rotary della città di Tangeri in ambito medico-sanitario per la cura e la prevenzione della Talassemia. Ha evidenziato, inoltre, che il socio dott. Antonio Giunta vice-presidente della Commissione Rotary per la lotta alla talassemia in Marocco, è da tempo impegnato ed opera in prima linea in questo importante progetto. Amina Belghouate e Mounya Allali, due delle tre fondatrici del Forum Donne Marocchine in Italia hanno illustrato le numerosissime iniziative del forum, della Caravane Civique che è un progetto itinerante ideato dalla Mernissi, una libreria su ruote, che gira per le aree più remote del paese per presentare alla popolazione i libri e la bellezza delle storie locali o spiegare la nuova legge di famiglia, per illustrare la bellezza dei mestieri artigiani, la tessitura dei tappeti, e anche l’utilità di creare nuovi mercati digitali; Noaman Beji, dottore di Ricerca in Storia Medioevale dell’Università di Palermo ha relazionato sul tema “Idee, parole e provocazioni, una donna che non è come le altre” ha presentato la figura, l’impegno sociale e civile della potenza della scrittura di questa autrice globale, tradotta ovunque che ha rappresentato il femminismo musulmano. I suoi libri, “Harem e Occidente; Islam and Democrazia” e altri, infatti, hanno preparato il terreno emotivo e intellettuale su cui le donne marocchine hanno potuto combattere la battaglia per i diritti. La docente e Past President del Rotary club Castellammare del Golfo Segesta Terre Elimi Anna Maria De Blasi ha fatto da moderatrice. La relazione “Fatema Mernissi e la rivoluzione islamica” preparata da Pasquale Hamel, docente dell’Università di Palermo, che per imprevisti dell’ultimo momento non è potuto essere presente in sala, è stata letta dalla scrittrice e saggista Pietra De Blasi. La Mernissi è anche promotrice di Synergie Civique che ha permesso a tante donne dell’Atlante di sottrarsi alle esigenze del mercato; accanto ai tappeti che producono sulla base delle richieste del mercato hanno mantenuto il privilegio di tessere i tappeti dei loro sogni. "Ogni madre insegna alla propria figlia a non riprodurre i propri sogni ma ad inventarne dei propri, come ha detto Pietra De Blasi che è stata in alcuni villaggi della catena dell’Atlante, durante il suo intervento, che ogni tappeto è per le donne che intrecciano con amore e passione trama, ordito assieme a migliaia di nodi, una lettera d’amore ricca di disegni carichi di simbologia. In questa lettera adagiano speranze, vittorie sconfitte progetti ed emozioni, sogni e fantasie di tutte quelle donne che hanno portato in grembo una nuova vita e hanno dato speranza, bellezza e continuità al Creato. Per tutte le amiche o sorelle che non hanno occhi per ammirarlo, lasciano in dono le frange lunghe come i fili degli aquiloni perché si possano appigliare e lasciarsi andare ed imparare a volare, ad essere persone, donne determinate, ad essere se stessi per camminare sulle proprie gambe con la propria testa, proprio quello che auspicava la Mernissi per ogni donna marocchina”. Presenti inoltre: Il sindaco della città Nicola Coppola che ha portato i saluti, l’assessore alla cultura Marilena Barbara, Gabriella Lo Bue della FIDAPA sezione di Alcamo, la presidente Angela Fundarò Mattarella della Inner Wheel di Palermo; il Presidente Ambrogio Caltagirone dell’Associazione Volontari GIVA di Favignana, il Dirigente scolastico Erasmo Miceli dell’ITI "L. Da Vinci" Trapani, il dott. Antonino Giunta, autorità civili, tanti amici e presenze prestigiose come Monsignore Michele Crociata, che ha fatto dono ai convenuti di una sua opera letteraria "La storia della Sicilia". C´era anche lo scrittore “Popolare” Salvatore Palazzolo. Anna Maria De Blasi nella sua breve introduzione ha posto l’attenzione su alcuni tristi fatti di cronaca di violenza e razzismo che sono purtroppo accaduti di recente e che a parer suo, “occorre ricominciare, in primis, dai bambini, dalle giovani generazioni e poi da ognuno di noi. Noi abbiamo scordato la lezione di quei grandi uomini che hanno speso la loro vita per combattere contro l’odio razziale. Ricominciare da chi ancora non ha i pregiudizi, i bambini, sperando che ci siano abbastanza uomini di buona volontà e di sani ideali per vincere questa sfida educativa. Io ce la metterò tutta, a casa, a scuola, per strada, ovunque sarà necessario. Avrei voluto offrire ai miei figli un mondo più bello, più vero, più giusto. Stasera dieci minuti di telegiornale sono stati sufficienti per sentirmi addosso un avvilente senso di sconfitta e di impotenza”. Invece, il prof. Ambrogio Caltagirone, ricorda che “La bellezza salverà il mondo e ad annunciarcelo è qualcuno che certamente "Idiota" non è, e ci dobbiamo credere! Soprattutto se a dircelo è un gigante della letteratura mondiale. La bellezza salverà il Mondo quindi, prendere o lasciare! E mettendolo nero su bianco Fiodor Dostoevskij ci esorta e nello stesso tempo affida e conferisce alla scrittura un compito, una missione salvifica che è quella di aiutare l’umanità lungo la faticosa strada dell’amore e della Pace tra i popoli della Terra”. Salam, Inshall! Pietra De Blasi
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