Inserita in Politica il 07/07/2016
da REDAZIONE REGIONALE
D’ASERO SULLA CONCESSIONE E LA SUCCESSIVA REVOCA DELL’USO DELLA SALA MATTARELLA PER IL CONVEGNO SUGLI EX DETENUTI CON CUFFARO FRA I RELATORI: E SE CI FOSSE STATO …SOFRI?
“Constato con amarezza una bizzarra procedura che evidenzia un atteggiamento non consono al ruolo di garanzia che un presidente di una istituzione come l’Ars deve tenere”. Lo dice il presidente di Ncd all’Ars, Nino D’Asero, in merito alla concessione e alla revoca della sala Gialla (Mattarella) per il convegno sugli ex detenuti che vedeva Cuffaro tra i relatori. “In ogni caso, occorre una unicità di indirizzo che non può essere legata a fatti personali. Se, per un dibattito su ex detenuti, viene concesso uno spazio, se pur istituzionale, questo non può essere revocato sol perché fra i partecipanti c’è chi ha già pagato il proprio conto con la giustizia e ora vuole anche invitare la società a una attenzione particolare sulla posizione di chi soffre e sul problema delle carceri in genere. Cosa che Totò Cuffaro fa anche con le sue pubblicazioni”. “Sicuramente, chi ha già chiuso i propri conti con la giustizia riprende il proprio ruolo nella società con tutti i doveri ma anche con tutti i diritti di ogni cittadino. A questo punto – conclude D’Asero – mi viene spontanea una domanda, non del tutto retorica: e se ci fosse stato, per esempio, Sofri fra i relatori del convegno”.
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