Inserita in Politica il 07/07/2016
da REDAZIONE REGIONALE
LEGA DELLA TERRA - PRODURRE GRANO, AGLI ITALIANI CONVIENE ANCORA?
Arare, curare, irrigare la terra, mietere le spighe, inaiare, battere il grano e infine macinarlo, impastarlo, cuocerlo: amore, rispetto e sacrificio del vero contadino. Oggi un pacco di pasta su 3 è fatta di grano straniero come anche il 50% del pane venduto in Italia. Una tradizione, quella del grano, tutta made in Italy, messa sotto scacco dalle logiche del mercato internazionale che hanno creato solamente malumore tra i produttori italiani. Francia e Canada prima, Ucraina oggi sono i fornitori di tonnellate di grano dell´ Italia. Una vera e propria invasione di prodotto. Europa al centro di tutto; il grande " granaio d´ Europa. Intanto i prezzi del grano duro in Italia solamente nei primi mesi del 2016 sono crollati del 31%; mettendo a rischio il futuro del " Granaio Italia": 300 mila aziende agricole che producono grano, un territorio di circa 2 milioni di ettari in pericolo di desertificazione e la garanzia del Made in Italy. Chi garantisce qualità e sicurezza dei raccolti? Chi vigila sullo sbarco di grano straniero destinato alla produzione di pane e pasta? Nessun problema dalle associazioni di categoria di sempre e dal governo: vigono le convenzioni internazionali che permettono il commercio. La qualità diventa fattore discriminante rispetto all" 80% delle vendite che fa il prezzo. Nessuna battaglia ideologica, nessuna guerra del grano, nessun legame con le case farmaceutiche e nessun controllo alla micotossina... Tranquilli è solamente la guerra del grano legata al profitto! La lega della terra propone: controlli qualitativi e dazi al grano estero,certificazione reale del Made in Italy e creazione di un piano nazionale per incrementare la produzione di grano nazionale e grani antichi.
Lega della Terra
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