Inserita in Politica il 05/07/2016
da REDAZIONE REGIONALE
CAMPOBELLO DI MAZARA - EMERGENZA RIFIUTI: IL SINDACO CASTIGLIONE ANNUNCIA ESPOSTO
«La situazione si fa ogni giorno più critica e ancora non sono arrivate le risposte che ci aspettavamo dalla Regione per garantire igiene e sicurezza ambientale ai nostri territori»
Comunicato Stampa n. 146 del 04/07/2016 Il sindaco Giuseppe Castiglione, stamattina, ha inviato una nota alla Regione Siciliana, ai Ministeri della Salute, dell’Ambiente e dell’Interno, al Prefetto e al Questore di Trapani e ai comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza per denunciare la grave emergenza sanitaria che sta interessando il territorio di Campobello e gli altri 10 Comuni dell’Ato TP2 a causa del perdurare delle svariate e gravi criticità nel sistema di raccolta e di conferimento dei rifiuti. Nella nota, che è stata condivisa con i Comuni di Castelvetrano e di Mazara del Vallo, in particolare, sono stati rappresentati gli esiti della recente riunione tenutasi in Prefettura al fine proprio di sollecitare una risoluzione urgente alla problematica, che sta mettendo in ginocchio un’intera provincia siciliana. Alla riunione, convocata dal prefetto Leopoldo Falco, erano presenti quasi tutti i sindaci del territorio, i vertici della Trapani Servizi, che gestisce la discarica Borranea, diversi deputati regionali e il direttore generale del Dipartimento Energia dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente. «Durante la riunione – spiega il sindaco Giuseppe Castiglione – abbiamo tentato di trovare una soluzione alla gravissima problematica che interessa tutti i comuni trapanesi che conferiscono presso lo stesso impianto e che, dai primi di giugno, si sono ritrovati con le strade piene di spazzatura. In particolare, in quella sede, ci saremmo aspettati che il dirigente regionale si presentasse con soluzioni in grado di toglierci dal disagio in cui ci troviamo. Invece, abbiamo dovuto prendere atto ancora una volta dell’incapacità da parte della Regione di gestire questa situazione, che ormai rischia di avere serie ripercussioni per la salute pubblica, oltre che ambientali e d’immagine. Considerato che i sindaci non hanno alcun potere nella risoluzione della problematica, che è di competenza esclusiva della Regione, la cui inerzia non può non costituire reato della cui ipotesi informerò immediatamente le Procure della Repubblica, così come hanno fatto anche altri sindaci».
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