Inserita in Cultura il 29/06/2016
da REDAZIONE REGIONALE
´TELEPATIA´ UN LIBRO DI POESIE DI GIAN MARIO VILLALTA SCRITTO PENSANDO AI LETTORI
Gian Mario Villalta è nato a Visinale di Pasiano (PN) nel 1959. Insegna in un liceo ed è direttore artistico del festival pordenonelegge.it. Ha pubblicato i libri di poesia: Altro che storie! (Campanotto, 1988,); Vose de Vose/ Voce di voci (Campanotto, 1995 e 2009);Vedere al buio (sassella, 2007), Vanità della mente(Mondadori, 2011, Premio Viareggio). Numerosi gli studi e gli interventi critici su rivista e in volume, tra cui i saggi La costanza del vocativo. Lettura della "trilogia" di Andrea Zanzotto (Guerini e Associati, 1992), Il respiro e lo sguardo. Un racconto della poesia italiana contemporanea (Rizzoli, 2005), e ha curato i volumi: Andrea Zanzotto, Scritti sulla letteratura (Mondadori, 2001) e, con Stefano Dal Bianco, Andrea Zanzotto, Le Poesie e prose scelte (Mondatori, 1999). Del 2009 è il non-fiction Padroni a casa nostra (Mondadori). I suoi libri di narrativa: Un dolore riconoscente (Transeuropa, 2000), Tuo figlio (Mondadori, 2004) e Vita della mia vita (Mondatori, 2006), Alla fine di un’infanzia felice (Mondadori, 2013). In questi giorni si sta parlando molto del suo nuovo libro di poesia Telepatia (LietoColle, Collana “Gialla Oro”, 2016). Ne hanno parlato il Corriere della sera e i maggiori quotidiani italiani, né sta parlando la rete, ed è significativo tutto questo, perché rafforza la consapevolezza di trovarci davanti ad una delle opere migliori di Villalta. "La storia della poesia recente - ha spiegato Villalta in un comunicato - è storia di perdita di lettori e di interesse, ma anche di specializzazione assurda: solo i poeti, veri o presunti leggono i poeti veri o presunti, come in un ghetto. Io, invece,vorrei che la maggior parte di queste poesie permettessero a chi le legge di trovarci qualcosa di comprensibile e condivisibile dal punto di vista del linguaggio e dei contenuti.” Questo libro, quindi, è stato scritto pensando ai lettori, alla loro sensibilità, al rapporto travagliato che ognuno di loro ha nella vita, in questo particolare periodo storico confuso e sempre più vuoto di umanità. Telepatia può diventare davvero per ogni lettore “uno straordinario strumento di comprensione di sé e delle circostanze e coincidenze della vita”, come si legge nella quarta di copertina del libro. E poesie come questa ne sono la prova tangibile: “Va bene questa solitudine./ È la mia. Ho imparato,/ e mi fa compagnia./ Il mondo gira – mi tocca riconoscerlo/ spesso, a volte provo a disconoscerlo -/ con o senza di me./ Ricordo con poca tenerezza/ quando mi ritenevo necessario./ E poi non più.” LietoColle http://www.lietocolle.com/shop/collana-gialla/villalta-gian-mario-telepatia/
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