Inserita in Nera il 25/06/2016
da REDAZIONE REGIONALE
NUORO – SECONDA UDIENZA PER IL PASTORE CHE HA UCCISO IL SUO CANE
Il magistrato giudica poco soddisfacente il programma di messa alla prova presentato dal difensore dell’imputato dopo il rifiuto delle associazioni animaliste di accoglierlo nelle proprie strutture. Rinvio a ottobre per la presentazione di un programma più consono e audizione del pastore.
La seconda udienza del processo a carico del pastore che nel 2014 aveva trascinato il proprio cane legandolo all’automobile, fino a ucciderlo, perché infastidiva le sue pecore si è tenuta venerdì 24 giugno. Il pastore è accusato di uccisione di animali con l’aggravante della crudeltà ai sensi dell’articolo 544-bis del Codice Penale.
In prima udienza il difensore aveva richiesto l’applicazione dell’istituto della “messa alla prova”. Il legale dell´imputato ha presentato un programma di messa alla prova che prevede lo svolgimento presso il Comune di residenza dell’imputato di attività come addetto al verde pubblico.
Tutte le parti civili, tra cui Lega Nazionale per la Difesa del Cane, rappresentata dall´avvocato Michele Pezone, si sono opposte all’applicazione della messa alla prova. Il giudice, allo stato, ha ritenuto il programma presentato poco congruo in relazione alla gravità del reato contestato, sia in termini di ore lavorative sia per quanto riguarda il risarcimento economico alle parti offese. Pertanto, il magistrato ha rinviato la propria decisione alla prossima udienza fissata per il 25 ottobre, quando sentirà direttamente anche l’imputato.
26 giugno 2016
Fonte Lega del Cane
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