Inserita in Cronaca il 12/06/2016
da REDAZIONE REGIONALE
CASTELLAMMARE DEL GOLFO, GROTTA ABISSO DEI COCCI CONCLUSA L´ESERCITAZIONE REGIONALE DI SOCCORSO
Si è conclusa stamattina alle 2 dopo 19 ore la complessa esercitazione che ha visto il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) impegnato nella grotta “Abisso dei cocci”, sul monte Inici, nel comune di Castellammare del Golfo. La simulazione, che ha coinvolto 45 tecnici, prevedeva un doppio intervento per uno speleologo infortunato in grotta a 200 metri di profondità e un compagno ferito nella parete rocciosa mentre tenta di dare l´allarme all´esterno. La grotta ha uno sviluppo superiore ai 2 km, una profondità di circa 305 metri, con un ingresso in parete a cui si può accedere dal basso con un’arrampicata di circa 30 metri o dall’alto con una calata di circa 70 metri. L’esercitazione, iniziata ieri mattina alle 7, è stata coordinata dal Servizio regionale del Cnsas mediante l’impiego di personale proveniente dalle stazioni di Palermo e Catania. I tecnici facevano parte sia della componente speleologica (25 unità) che ha operato in grotta sia della componente alpina (20 unità) che ha operato sulla parete rocciosa. Presenti anche cinque componenti della Commissione medica speleologica nazionale del Cnsas. L´intervento è iniziato con la squadra di soccorso alpino impegnata a recuperare in parete il compagno rimasto ferito mentre dava l´allarme e, contemporaneamente, sono entrate in grotta le squadre di soccorso speleologico per avviare il recupero del secondo ferito che era rimasto bloccato a 200 metri di profondità. L’operazione di soccorso vera e propria è iniziata con la stabilizzazione delle condizioni cliniche del ferito, la stesura delle corde in grotta per consentire il recupero, l´imbarellamento del ferito e il suo trasporto. Le varie squadre, che senza soluzione di continuità hanno operato nella cavità, sono rimaste in costante contatto con l’esterno mediante linea telefonica che era stata dispiegata lungo i cunicoli. Quando l’infortunato ha raggiunto l’ingresso della grotta è stato preso in carico dalla componente del soccorso alpino, recuperato per tutta la parete esterna e poi trasportato in un luogo in cui è stato fatto arrivare un mezzo di soccorso per il successivo trasferimento in ospedale. Durante tutte le fasi di recupero, le condizioni cliniche degli infortunati sono state monitorate da un staff sanitario che ha seguito costantemente l’infortunato in grotta restando in collegamento con altri medici speleologi ed alpinisti in stand-by al campo base. La necessità di una esercitazione sul Monte Inici nasce dall’esigenza di operare in scenari complessi ed impegnativi, ma soprattutto dove un reale incidente risulta altamente probabile, stante la notevole frequenza turistica, escursionistica e speleologica dei luoghi, alla luce anche della notorietà che l’Abisso dei Cocci riveste.
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