Inserita in Politica il 10/06/2016
da REDAZIONE REGIONALE
FORMAZIONE PROFESSIONALE: ANCORA POLEMICHE SUL DDL 814
La dichiarazione di Tancredi (M5S) sull´iter parlamentare in Commissione Lavoro dell´Ars e le parole di Messina a chiarimento della posizione dell´Ugl Sicilia Non si placano le polemiche sulla decisione della Commissione Cultura e Lavoro dell´Ars di trasmettere le la copertura finanziaria il disegno di legge n.814 di riforma della Formazione professionale il Sicilia. A tornare alla carica sulla vicenda il deputato Pentastellato Sergio Tancredi, componente della Commissione Lavoro al Parlamento Siciliano. "Questo disegno di legge per come è attualmente strutturato - dice Tancredi a mio parere è assolutamente inapplicabile nella realtà". "Inoltre, lascia spazio a differenti interpretazioni - aggiunge il parlamentare grillino all´Ars - creando ulteriore confusione in un settore che avrebbe necessità di chiarezza". "È poi, abrogando la Legge 24 del 1976 - conclude Tancredi - sancisce la cancellazione dei diritti dei lavoratori cosa che per noi del M5S è inaccettabile". Chiara la posizione dell´ Ugl che ha criticato la scelta della Commissione parlamentare di merito di proseguire l´iter parlamentare del disegno di legge senza un confronto con le Parti sociali. "La scelta di riesumare un disegno di legge del 2014 e trasmetterlo per la copertura finanziaria in Commissione Bilancio senza un confronto sociale è inaccettabile e rischia di aprire scenari grigi di un modo di fare politica del passato che tutti ci stiamo sforzando di dimenticare _ dichiara Giuseppe Messina, Responsabile dell´ Ugl Sicilia". "Se l´intento di certa parte della politica - precisa il sindacalista - è quello di abrogare in toto la legge 24/76 senza ostacoli per introdurre una accozzaglia di norme, in parte di difficile attuazione e qualcuna forse con rilievi di costituzionalità, per raggiungere chissà quali finalità lontane dalla realtà, è meglio che faccia attenzione perché i danni per la Sicilia ed i siciliani sarebbero incalcolabili". "Azzerare poi con un colpo di spugna i diritti maturati e maturandi dei lavoratori, dopo tre anni massacro sociali - incalza il Reggente nell´Isola dell´Ugl - è una manovra politica che lede frontalmente la dignità degli operatori della Formazione professionale e mette a dura prova la democrazia in Sicilia". "Come Ugl - chiarisce - chiediamo il ritiro del testo di legge dalla Commissione Bilancio e la riapertura del dibattito in Commissione Lavoro con la partecipazione, in audizione, delle parti sociali". "Questo è quello che la democrazia e le regole civili impongono - conclude Messina - serve il buon senso in politica come nella vita e non i colpi di mano che portano solo danni e macerie".
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