Inserita in Nera il 06/09/2013
da Marina Angelo
Gregorio Bongiorno: denunciate perchè non c’è altra strada, non ci sono più scuse
Gregorio Bongiorno, presidente di Confindustria Trapani e imprenditore del settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti, l’Agesp, è stato sotto scacco della mafia per anni ma alla fine, oggi, quella partita l’ha vinta lui. Lo “scacco matto ai re” conta tre arresti. Nomi noti dentro e fuori quei vicoli, o sarebbe meglio dire i palazzi, della criminalità organizzata trapanese.
Il primo a cadere e far rumore sullo scacchiere è il “dentista”, Mariano Asaro, 57 anni, ritenuto dagli inquirenti come un esponente di spicco di cosa nostra della provincia. Asaro lo si rintraccia nelle indagini sulla strage di Pizzolungo dove, per uccidere il giudice Carlo Palermo, persero invece la vita una giovane donna ed i suoi due figli. Mariano Asaro che era stato precedentemente condannato alla pena di 8 anni e 4 mesi di reclusione, perchè ritenuto uomo d’onore appartenente sin dal 1982 sia a cosa nostra siciliana sia a quella americana, ha poi rivestito per 10 anni (dal 1995 al 2005) il ruolo di reggente della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo.
Con lui finiscono di “giocare” Gaspare Mulè, 46 anni e Fausto Pennolino di 51, entrambi sorvegliati speciali. La partita si è conclusa ma è solo una delle tante aperte in questa grande lotta alle estorsioni nella provincia di Matteo Messina Denaro, la terra di mafia, il Paese del malaffare.
Si è trattato sicuramente di un segnale forte per la comunità trapanese tutta. La denuncia è il consiglio che dà a tutti gli imprenditori vittime di estorsioni?
Assolutamente si, anche perchè non c´è altra strada. Il rischio è quello di rimanere soggiogati per molto tempo. Oggi per fortuna il clima è cambiato e mi riferisco sia a Confindustria che rappresento, sia alle forze dell´ordine e alla magistratura. A differenza di 50anni fa c´è la vicinanza degli imprenditori ma anche quella della legge che mostra anche la parte umana
Lei è stato una vittima per anni ma ha denunciato solo ad agosto. E´ stato più un atto di disperazione, di coraggio o dovuto?
Dovuto perchè il clima è cambiato e mi sembra proprio il caso di dire che non ci sono più scuse.
Ha più paura adesso o ne aveva più prima?
Ad essere sincero non ho del tutto metabolizzato la cosa ed ho difficoltà a risponderle. Oggi è stata una giornata che ho cercato di vivere come le altre, al lavoro (adesso, ad esempio sono in auto verso Catania) ma sono stato risucchiato dal caos mediatico che ne è venuto fuori. Domani avrò più tempo…
Marina Angelo
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