Inserita in Cronaca il 30/01/2013
da redazione
Scalo di interesse nazionale
Se pensiamo che negli anni ‘90 l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani - Birgi sembrava avviato verso quella che aveva i contorni di una morte lenta ed inevitabile, vittima di una quasi totale inoperatività (era attivo solo il collegamento con Pantelleria), sembra che sia passato un secolo. Invece a poco meno di vent’anni di distanza arriva il giusto riconoscimento per una struttura che nell’ultimo decennio è risorta a nuova vita.
L’aeroporto “Florio” rientra infatti fra i 31 scali di interesse nazionale, in base a quanto stabilito dal Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale, emanato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera, che dopo 26 anni pone le basi per un riordino organico degli scali italiani, sotto il profilo infrastrutturale, dei servizi e delle gestioni. Gli scali di interesse nazionale individuati nella proposta sono classificati in base alla rilevanza e al traffico: 10 sono inseriti nella “Core Network” e sono considerati di rilevanza strategica a livello europeo in quanto pertinenti a città o nodi primari; 19 in totale nella “Comprehensive Network”, tra quelli con traffico superiore a 1 milione di passeggeri annui (che sono 13) e quelli con traffico superiore a 500mila passeggeri annui e con specifiche caratteristiche territoriali (in tutto 6).
Trapani rientra tra i 13 aeroporti inseriti nella “Comprehensive Network” con un volume di passeggeri che supera il milione di unità nell’arco di un anno. Inutile negare che questo risultato pone le sue basi dalla presenza di Ryanair. Leader delle compagnie europee low cost, il noto vettore irlandese ha aperto numerosissime tratte in questi anni verso l’Italia e verso l’estero e la politica dei prezzi al ribasso, oltre alle tante offerte promozionali, ha giocato un ruolo fondamentale nella crescita dello scalo di Birgi in termini di presenze. Dopo il letargo degli anni ‘90 di fatto i primi segnali della risalita si erano avuti nel quinquennio 2003-2008, quando a Birgi operava Air One. Poi, dopo l’infelice parentesi di Air Bee, l’avvento di Ryanair e la crescita esponenziale di anno in anno.
“La classificazione in questa ideale seconda fascia di scali nazionali - ha commentato in proposito il senatore Antonio D’Alì - insieme alla recente firma del decreto interministeriale che ha assegna ad Airgest la concessione totale trentennale dell'aeroporto di Birgi è il frutto di un lavoro iniziato nel 2006. La crescita dell'aeroporto di Trapani Marsala Birgi, è un obiettivo che è stato perseguito con tenacia sia da parte del management aeroportuale che dalla parte politica a partire dalla collaborazione con uno dei più importanti vettori europei low cost come Ryanair”.
Michele Caltagirone
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