Inserita in Cronaca il 30/05/2016
da REDAZIONE REGIONALE
IN PIU’ DI CENTOCINQUANTAMILA HANNO VISITATO LA FIERA DEL MEDITERRANEO NELLA PRIMA SETTIMANA
Più alto, cresciuto del 7 % rispetto alla scorsa edizione, il numero dei visitatori della Fiera Campionaria del Mediterraneo 2016. Nella prima settimana, dal 21al 29 maggio, in più di centocinquantamila hanno già fatto visita alla Fiera, ai nuovi padiglioni e ai nuovi spazi espositivi, ristrutturati per questa nuova edizione. Mobili, complementi d’arredo, articoli per la casa ed esterni, agenzie immobiliari, di viaggi, di moda, infissi, porte, serramenti, tappeti, tendaggi, prodotti agroalimentari, tutto ciò che è sul mercato e nell’immaginario commerciale, alla Fiera c’è. Mancano le giostre ma non manca il divertimento, soprattutto per i giovani che possono trascorrere serate tra amici nell’area dedicata ai pub e ai locali, tra i più noti a Palermo, che per quindici giorni, si sono trasferiti nell’area Nord della Fiera del Mediterraneo, con la loro musica e il loro buon cibo. E divertimento assicurato anche nell’area Food dove è stato allestito il palco mobile di Radio Tivù Azzurra, dove ogni sera uno spettacolo diverso ha animato il pubblico. Band palermitane si sono susseguite di serata in serata con i loro concerti e la loro musica dal vivo e così continuerà fino a conclusione della Fiera il 5 giugno. E ancora arte, pittori, scultori, maestri artigiani, nella rassegna Artemed diretta da Angela Sclafani, hanno attirato l’attenzione del pubblico. Spettacoli con i pupi, balli folcloristici siciliani, danzatori in costume, hanno animato i viali della Fiera Campionaria. Allestito anche un villaggio medioevale all’interno della Fiera, a cura dell’associazione “La Fianna”, con scenografie e ambientazioni curate nei minimi dettagli, che rievocano la storia, i valori e le tradizioni tipiche del 1200. Tanto da vedere e tante le iniziative a cui partecipare. “La partecipazione del pubblico – sottolinea Medifiere – dimostra ancora una volta, come la Fiera sia punto di riferimento fondamentale per il tessuto economico del territorio siciliano”.
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