Inserita in Politica il 26/05/2016
da REDAZIONE REGIONALE
LAVORO, ANDREA MAESTRI E CIVATI-POSSIBILE: INTERROGAZIONE URGENTE SULLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN SICILIA. FONDI SPRECATI E MIGLIAIA DI DISOCCUPATI. COSA VUOLE FARE IL GOVERNO?
“In Sicilia nel silenzio generale si è aperta da anni una situazione gravissima per quanto riguarda il comparto della formazione professionale gestito dalla Regione Sicilia e per questo noi di Possibile abbiamo deciso di chiederne conto al Governo presentando un’interrogazione. Le misure finora adottate, per intervenire sulla gravissima crisi occupazionale dell’isola, finanziate dallo Stato Italiano e dall’Europa, di fatto negli anni, attraverso procedure opache e controlli disattesi, denunciate dalla Portavoce di Possibile di Ragusa Valentina Spata che ha presentato esposti alla Procura, sono andate esattamente nella direzione opposta. Oggi sono 70 le istruttorie avviate sulla formazione professionale per verificare le pesantissime responsabilità di chi gestiva il settore. Il controllo da parte della Regione siciliana è stato inesistente e ha causato gravi disagi per i lavoratori ai quali da anni non viene garantita la retribuzione a sui quali non vengono salvaguardati i livelli occupazionali attraverso i processi di mobilità e la relativa ricollocazione. Anche l´attività della Formazione Professionale esternalizzata a enti privati, ma considerata dalla legge come servizio pubblico di interesse generale (modi di programmazione, direzione e controllo) non ha garantito il trattamento economico equo dei dipendenti assunti e non ha fornito garanzie occupazionali: allo stato attuale sono oltre 8000 i lavoratori, senza tutele e senza incarico; numerosi i casi di « corsi fantasma » a cui si sono aggiunti casi di fatture gonfiate del 400 per cento, e allievi che ad oggi devono ancora percepire l’indennità; lavoratori a cui non viene corrisposto da anni lo stipendio. Un baratro che ha avuto effetti pesantissimi sulla vita di numerose famiglie. Il paradosso è che la formazione che doveva garantire il riassorbimento occupazionale ha avuto l’effetto opposto, fino al dramma dei licenziamenti collettivi che tradiscono il diritto alla mobilità o al riassorbimento lavorativo da parte dell’ente di formazione privato o pubblico, così come contemplato normativamente dall’allegato 12 del CCNL per la formazione professionale biennio 2012-2013. Fondi sprecati dalla Regione siciliana nonostante presenti sul territorio il maggior numero di strutture formative dell´intero territorio nazionale, anche in rapporto alla densità della popolazione residente sul territorio regionale. Da qui la mia interrogazione al Governo per capire se sia a conoscenza del perdurare della crisi dei corsi professionali in Sicilia e dei gravi disagi occupazionali e retributivi dei lavoratori del settore, e quali iniziative di competenza intenda assumere per verificare quale utilizzo sia stato fatto dei finanziamenti statali ed europei percepiti dalla Regione negli anni passati e destinati ad affrontare le criticità della formazione professionale e soprattutto come si intenda garantire il mantenimento dei livelli occupazionali per migliaia di persone. Considerato il fatto che la legge ha previsto l’urgente necessità di dotarsi di un ulteriore organismo nazionale in materia di politiche attive del lavoro, chiediamo al Governo se intenda comunicare i tempi previsti per l’attuazione di quanto stabilito dal decreto legislativo del 14 settembre 2015, n. 150, in materia di sviluppo e vigilanza nel settore delle formazioni professionali dei lavoratori": lo dichiara in una nota il deputato di Possibile Andrea Maestri.
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Commenti |
27/05/2016 - alcune locuzioni da riportare dal testo: è indicata dalla legge come servizio pubblico,.E questo accade alla vigilia delle prossime elezioni (giancarlo) |
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