Inserita in Cronaca il 26/05/2016
da REDAZIONE REGIONALE
POLIZIA DI STATO - DISCORSO PREMIAZIONE
Autorità, gentili Ospiti, Benvenuti alle celebrazioni del 164° anniversario della Fondazione della Polizia e grazie a nome di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato in servizio in questa Provincia, per essere ancora una volta qui con noi oggi in questa giornata di festa. Il ritrovarsi in questa piazza ed in questa occasione vuole essere dimostrazione della presenza della Polizia di Stato tra la gente, al fine di trasmettere, ancora una volta, un forte messaggio di vicinanza alla popolazione dell´intera provincia e una speranza per la società civile che a gran voce chiede per se un presente migliore e per le nuove generazioni un futuro vissuto all´insegna dell´educazione culturale, della giustizia e della sicurezza. Dal 1981, data della riforma della Polizia di Stato, gli slogan più popolari sono stati "la polizia al servizio del cittadino" o "la polizia tra la gente"; nel 1988 l´allora Capo della Polizia Parisi usò espressioni come "comprensione ed umanità" riferendosi al ruolo del poliziotto ed ancora parlò del "poliziotto come uomo di pace tra la gente"! Tali espressioni sono state le fondamenta di ciò che oggi è la Polizia di Stato, una istituzione democratica ispirata ad una concezione sociale della sicurezza. La Polizia di Stato è un organismo formato da donne e uomini che hanno collocato il rispetto della democrazia e delle leggi in cima alla lista dei valori in nome dei quali ogni giorno mettono in gioco la loro intelligenza e la loro incolumità. Noi siamo oggi qui, in linea con il tema di quest´anno "esserci sempre" per unire ancora una volta la nostra voce a quella dei tanti cittadini onesti, a quella di tanta gente che chiede giustizia e legalità, non a parole ma con il loro vissuto quotidiano, con la testimonianza di chi la mattina si alza per svolgere il proprio lavoro e lo fa dignitosamente non chiedendo altro se non di avere assicurata una convivenza civile, libera, sicura e democratica. Nell’articolo 3 della Dichiarazione universale dei diritti umani (1948), si legge “Ogni individuo ha diritto alla vi¬ta, alla libertà ed alla sicurezza della propria perso¬na”. Per una vera inclusione sociale è necessario garantire, a tutti, questi principali diritti civili. Essi rappresentano la tra¬ma indispensabile al godimento di tutti gli altri diritti! Siamo oggi qui per unirci a quelle persone che hanno scelto da che parte stare denunciando a gran voce le illegalità facendo della legalità uno stile di vita, per stare al loro fianco e per ricordare loro, con il nostro aiuto, che il silenzio uccide più di ogni altra cosa. E non saremo mai troppo grati a tutte quelle persone che ci sono vicino, che ci hanno dimostrato il loro affetto e la loro stima, che ci danno il coraggio e la forza di andare avanti con il loro plauso. Questa è una terra assetata di voglia di riscatto, ma molto ancora si deve fare. La realtà della Provincia di Trapani ha bisogno, da parte nostra, del massimo impegno e di una costante attenzione in termine di contrasto alle organizzazioni mafiose che, con tracotanza, tentano di desertizzare il tessuto buono di questa società civile, facendo leva su una strisciante omertà e sulla forza di intimidazione derivante da quel pactum sceleris che si chiama "Cosa Nostra". Ma la lotta alla "mafia" non si è mai fermata! anche nel corso del 2015 e in questo inizio 2016 importanti risultati sono stati conseguiti sia in termini di disarticolazioni di organizzazioni mafiose sia in termini di aggressioni ai patrimoni illeciti: • Nell´agosto del 2015 sono state tratti in arresto ben 11 soggetti accusati a vario titolo dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e favoreggiamento aggravato dalla modalità mafiosa per aver agevolato la latitanza del noto boss Matteo MESSINA DENARO. Ed ancora • Tra il 2015 e i primi mesi del 2016 sono stati disposti sequestri patrimoniali per un valore complessivo di circa 21 milioni di euro ad imprenditori collusi con esponenti di “famiglie mafiose” di questa provincia, attivi nel settore edile, da anni operanti soprattutto nel lucroso campo dei lavori appaltati da enti pubblici in Sicilia.
Ma molto altro si sta facendo!
Ciò ha determinato, di certo, la ricerca di nuovi equilibri, di nuove geometrie finalizzate al mantenimento dello stato di latitanza del citato ricercato. Ma anche in questo campo non abbiamo arretrato di un passo, la sua cattura è e resta l´obbiettivo primario che ci siamo prefissati!, lo dobbiamo alla parte sana di Castelvetrano, lo dobbiamo ai cittadini onesti di tutta la provincia di Trapani, lo dobbiamo a noi stessi. C´è bisogno del contributo di tutti, c´è bisogno di una forte presa di coscienza. La mafia e i suoi capi si sconfiggono con la ribellione, con la rabbia di chi sa di essere nel giusto, con le reazioni coraggiose di chi ha detto no al racket delle estorsioni, elemento fondante della mafia, senza cadere in quella sorta di derubricazione culturale del "pizzo" al rango di regalia. Non c´è impresa libera se non si è liberi dal giogo mafioso. Ed in questo molto fanno e hanno fatto, soprattutto in questa terra, le associazioni antiracket con la loro opera di sostegno morale e materiale, con la spersonalizzazione in fase processuale tramite la costituzione di parte civile, sottraendo l´imprenditore a quella condizione di solitudine ed isolamento che costituisce il punto di maggiore debolezza della vittima e di maggiore forza per il mafioso. Una esigenza che si trasforma in diritto.
Ma la nostra attenzione è stata rivolta non solo al crimine organizzato, ma anche a quelle forme di illegalità, a quelle forme di criminalità cosiddetta "diffusa" che si stanno facendo sempre più aggressive. Il verificarsi di nuo¬ve intolleranze e contrasti sociali o di atti di violenza, nella vita di tutti i giorni, alimentano quel senso di insicurezza collettiva. Anche i delitti più ef¬ferati, un tempo riconducibili soprattutto alla malavi¬ta, oggi spesso si commettono negli ambiti della vita quotidiana, tanto da irrompere, nei casi più estremi, nell’intimità della propria abitazione. La crescita dei crimini di strada è solo in parte l´effetto del difficile momento economico che stiamo attraver-sando, che porta a delinquere anche persone spinte dalla disperazione perché fortemente provate dal¬la povertà e dal disagio sociale. Essa è anche riconducibile alle maggiori dif-ficoltà incontrate nel contrastare efficacemente e con appropriati deterrenti reati che destano grande allarme sociale, come i furti e le rapine. Abbiamo posto in essere, pertanto, dispositivi di intervento sempre più efficaci ed efficienti in grado di realizzare, in maniera comune e condivisa, “sistemi esecutivi” tesi a rendere più attuale lo strumento preventivo del controllo del territorio, facendolo diventare ancor più incisivo tramite sinergie operative ed innovazioni tecnologiche. Ma, in maniera coeva, devono affiancarsi misure repressive in grado di dare risposte certe, puntuali e concrete, tali da non determinare, nella popolazione, una pericolosa deriva verso una giustizia "fai da te". In questo non ci siamo mai fermati! Lo abbiamo fatto individuando i colpevoli ed assicurandoli alla giustizia, continuando con incessante impegno nella nostra opera di contrasto. E parlando di nuove forme di violenza non posso non ricordare come le condotte connesse al fenomeno del Cyberbullismo abbiano subito un forte incremento. Un´età compresa tra i 10 e i 16 anni, un´immagine di bravi studenti, una competenza informatica superiore alla media, incapacità a valutare la gravità delle azioni compiute online: questo l´identikit del cyber bullo. Il quadro cambia notevolmente con l´avanzare dell´età, i comportamenti diventano più articolati, più vessatori, più simili ai maltrattamenti ripetuti, tipici del bullismo "reale". I dati statistici evidenziano una diffusione crescente tra i giovanissimi ed il numero delle vittime di comportamenti violenti e minacciosi sui social network, via mail o via sms, sarebbe in forte aumento. Spesso questi ragazzi sono presi di mira per futili motivi, l’aspetto fisico, il presunto orientamento sessuale, le relazioni sentimentali, il modo di vestire e di pensare diverso dal branco. Ma le conseguenze di tutto ciò sono gravissime: isolamento, depressione, rifiuto della scuola. E la scuola e la famiglia devono saper cogliere questo malessere, devono saperlo intercettare e non relegarlo a fenomeno marginale, a "ragazzate" come spesso sentiamo dire..... non devono mai rinunciare alla loro potestà educativa. La Polizia delle Comunicazioni promuove progetti e campagne di sensibilizzazione, anche in collaborazione con il Miur e con l´intero mondo scolastico tramite il progetto "una vita da social", per rendere coscienti i giovani di questo cattivo uso della rete perché è solo grazie ad una buona informazione che si possono, tutelare i minori e non solo. In linea con queste iniziative, già nell´ottobre 2014, la Questura di Trapani, al fine di avviare una rinnovata azione di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo, ha attivato un numero di telefono al quale gli utenti possono segnalare episodi rilevanti in merito ad aggressioni o vessazioni subite. E a proposito di giovani dobbiamo rilevare come il problema della diffusione delle droghe registri una costante crescita. In particolare l´uso dell´eroina è tornato in silenzio. E´ raddoppiato in un anno il numero di quindicenni che ne fanno un consumo continuato, complice anche il basso costo di una singola dose. L’effetto è un enorme aumento nella fascia giovanile. La droga che ha decimato una generazione tra overdose e Aids, negli anni ha cambiato veste e forme. Ora entra nelle case di studenti e lavoratori e durante i weekend: ma sempre più spesso senza le siringhe e l’immagine del tossicodipendente emarginato. Una droga vissuta senza timori. I ragazzi non sanno e, perso il senso del pericolo, fumano hashish o eroina come se non ci fosse differenza, non hanno memoria di cosa sia accaduto in passato, non hanno gli anticorpi per difendersi e così la consumano senza sapere quanto velocemente arrivi la dipendenza. La metodica di approccio dei pusher è cambiata: hanno modificato la logica di mercato. Creano prodotti nuovi per fidelizzare i clienti, all’inizio a loro insaputa vendendo dosi preconfezionate: hashish mischiata con eroina, erba bagnata nel metadone, a volte resti di acidi. Si è convinti di farsi solo, eufemisticamente, uno "spinello" e nel breve volgere si diventa assuntori abituali. Anche in questo settore le risposte devono essere certe e rapide da parte di tutti, altrimenti si corre il rischio di vanificarle con provvedimenti, a volte, troppo tardivi se non, addirittura, insufficienti. Noi continueremo, come abbiamo fatto sino ad ora, nell´azione di contrasto, consapevoli che dietro la commercializzazione illegale delle droghe vi è sempre una organizzazione criminale si chiami essa MAFIA, CAMORRA O NDRANGHETA, da cui trae ingentissimi profitti per rendersi più forte ed aggressiva. Ed ancora in tema di sicurezza una grande sfida è quella che abbiamo dovuto raccogliere in materia di immigrazione. Il 2015 e in maniera esponenziale i primi mesi del 2016 hanno costituito per la Provincia di Trapani un momento storico senza precedenti, atteso che i flussi migratori sempre più intensi ed imponenti, hanno richiesto l´adozione di nuove strategie nel campo dell´accoglienza. Parlando ormai di quello che è un dato costante, l´approccio a tale fenomeno deve essere mirato ad un processo di inclusione nel pieno rispetto delle regole da parte di tutti. Su questo solco, a Trapani, è stato realizzato il secondo Hot Spot in termini di tempo, struttura nella quale si è riusciti a coniugare l´esigenza dell´assistenza a coloro che fuggono dai conflitti e dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla fame, con la necessità di una corretta informazione sulle ragioni reali della presenza dell´immigrato nel nostro territorio, non disgiunta da una puntuale identificazione così come richiesto dalla Comunità Europea. I drammatici eventi terroristici in Francia e Belgio hanno imposto, in tal senso, una elevata soglia di attenzione contro le devianze fondamentaliste, richiedendo un imprescindibile bilanciamento tra l´interesse attinente alla tutela della sicurezza nazionale e il rispetto dei diritti dell´immigrato . E´ fuor di dubbio, quindi, che su tale tematica sia necessario intervenire in modo complesso e coordinato, con iniziative sociali da accompagnare alle necessarie azioni di polizia ispirate a lucidità e serenità onde consentire lo svolgersi di naturali processi di integrazione.
Infine, la gestione dell’ordine pubblico, inteso come valore di ordine collettivo in quanto diretto a difendere la pacifica convivenza sociale. In tal senso, abbiamo mantenuto un elevato livello di attenzione per l´ordinato svolgimento della vita democratica, pur garantendo la possibilità di esercitare i diritti e le libertà fondamentali riconosciute dalla nostra carta Costituzionale. A tal proposito, la fine del 2015 ci ha visti particolarmente impegnati su questo fronte con l´evento internazionale delle esercitazioni NATO che ha interessato i territori limitrofi di Trapani e Marsala. Siamo riusciti a gestire le criticità con grande equilibrio e notevole capacità dialogica. Privilegiando, infatti, il dialogo, ampliando tale fronte e mostrando, ove necessario, decisione e determinazione, abbiamo assicurato a tutti la possibilità di manifestare liberamente le proprie idee. Ma siamo altresì consapevoli che l´ordine pubblico non ha un dispositivo unico di gestione; lo si vive nelle piazze, negli stadi, nei cortei.... si acquisisce tramite l´esperienza, valorizzando, mediante l´analisi, gli errori e le criticità incontrate, che diventano spunti di riflessione per il lavoro futuro su cui basare metodiche gestionali, pur sempre nella consapevolezza delle innumerevoli varianti che esso comporta.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie a voi, donne e uomini della Polizia di Trapani, della Questura, dei Commissariati, delle Specialità, di tutti gli uffici e Reparti, a voi che mi accompagnate nell’assolvimento di questo difficile compito. Grazie per la determinazione e la ponderazione dimostrati ogni giorno tra la gente, grazie per i sacrifici che affrontate per difendere la legalità e contribuire al benessere della collettività. Un grazie anche alle vostre famiglie che vi sostengono quotidianamente e silenziosamente. Un grazie va anche al personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, a tutte le OO.SS. e della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno, per la costruttiva collaborazione offertami. All’ANPS qui presente, dedico un sincero pensiero di vicinanza per essere sempre e costantemente testimone vivificatore dei valori e le tradizioni della Polizia di Stato. All’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, alla Polizia Penitenziaria, al Corpo Forestale, ai Vigili del Fuoco, a tutte le Forze Armate presenti, il mio più affettuoso abbraccio, simbolo del cammino che ci vede accomunati quotidianamente nel nome dei medesimi valori e dei medesimi ideali. Alla Magistratura tutta vanno i miei più sinceri sentimenti di riconoscenza e considerazione, per la competenza e attenzione con cui svolgono il loro compito di interpreti e custodi della legge. Un sentito ringraziamento ai rappresentanti della stampa, per la professionalità e correttezza con cui seguono il nostro lavoro. Riconoscenza esprimo al Sindaco di Trapani, qui rappresentato dal vice sindaco, e al Sindaco di Erice per l’attenzione mostrata e la collaborazione fornita nello spirito fattivo che li contraddistingue. A S. Eccellenza il Vescovo Mogavero e a sua Eccellenza il Vescovo Fragnelli, qui rappresentato da padre Gruppuso, rivolgo un devoto ringraziamento per la preziosa opera di assistenza spirituale costantemente offerta. A Lei, Signor Prefetto, formulo la mia più sincera stima e gratitudine. Lei ha saputo coniugare, nel suo non facile ruolo istituzionale, stile e risolutezza, sapendo gestire la sua opera di coordinamento con impareggiabile sapienza. Grazie a tutti voi presenti, perché la vostra partecipazione è la più significativa gratificazione per tutti i poliziotti di Trapani. Infine, permettetemi di indirizzare il mio commosso pensiero a tutti quei colleghi che hanno sacrificato la loro vita o la loro integrità fisica per garantire quel diritto alla vi¬ta, alla libertà ed alla sicurezza per cui un giorno fecero solenne giuramento. La loro generosità, il loro coraggio, il loro attaccamento a questi alti valori democratici siano per noi di sostegno, di guida e di forza in questo difficile cammino lungo la strada della legalità. Viva la Polizia di Stato Viva la Repubblica Viva l´Italia
PREMIATI
ELENCO PREMIATI 164°ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA POLIZIA 2016 26 MAGGIO
MEDAGLIA AL VALOR CIVILE
ASSISTENTE CAGNINO ANGELO MOTIVAZIONE: CON GENEROSO SLANCIO, LIBERO DAL SERVIZIO, NON ESITAVA A PRESTARE SOCCORSO AD UN UOMO CHE, DOPO AVER ACCUSATO UN MALORE IMPROVVISO, PERDEVA CONOSCENZA E PRESENTAVA DIFFICOLTÀ RESPIRATORIE. DOPO AVER ALLERTATO I SOCCORSI, GLI PRATICAVA LE MANOVRE DI RIANIMAZIONE, CHE RISULTAVANO DECISE PER SALVARE LA VITA AL MALCAPITATO. CHIARO ESEMPIO DI ELETTE VIRTÙ CIVICHE E NON COMUNE SENSO DEL DOVERE. TRAPANI 18 DICEMBRE 2007.
ENCOMIO SOLENNE PRIMO DIRIGENTE DOTT. PALERMO PATERA FRANCESCO, ISP. C. PIPITONE SALVATORE, SOVRINTENDENTE LENTINI VITO, VICE SOVRINTENDENTE BUFFA LUIGI, ASSISTENTE CAPO BONVENTRE GIUSEPPE ASSISTENTE CAPO GANGITANO VITO, ASSISTENTE CAPO MAZARESE ENZO, ASSISTENTE CAPO PISCIOTTA STEFANO ASSISTENTE CAPO SACCO MAURIZIO. MOTIVAZIONE: OPERAZIONE DI POLIZIA GIUDIZIARIA CHE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO DI ALCUNI INDIVIDUI RITENUTI RESPONSABILI DI RAPINA IN DANNO DI UNA ABITAZIONE. MAZARA DEL VALLO 25 OTTOBRE 2012;
ENCOMIO SOLENNE ASSISTENTE CAPO DE CARO GIUSEPPE, ASSISTENTE CAPO AGNELLO ROSA MOTIVAZIONE: OPERAZIONE DI POLIZIA GIUDIZIARIA CHE SI CONCLUDEVA CON L’ESECUZIONE DI UN DECRETO DI SEQUESTRO PREVENTIVO DI CIRCA 30 MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DI DUE SOGGETTI LEGATI AD UN BOSS MAFIOSO. TRAPANI 9 APRILE 2013.
ENCOMIO SOLENNE ASSISTENTE CAPO DANTONI SALVATORE MOTIVAZIONE: OPERAZIONE DI POLIZIA GIUDIZIARIA CHE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO IN FLAGRANZA DI CINQUE INDIVIDUI, RESPONSABILI DI RAPINA AGGRAVATA E SEQUESTRO DI PERSONA. ERICE 15 MARZO 2013. ENCOMIO VICE QUESTORE AGGIUNTO MUSTARO FABRIZIO MOTIVAZIONE: EVIDENZIANDO NOTEVOLE INTUITO INVESTIGATIVO E CAPACITA´ PROFESSIONALE, DIRIGEVA UNA BRILLANTE INDAGINE DI POLIZIA GIUDIZIARIA CHE CONSENTIVA DI ASSICURARE ALLA GIUSTIZIA 30 INDIVIDUI, MEMBRI DI UN SODALIZIO CRIMINALE DEDITO AL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI E DI ARMI DA GUERRA. NUORO 16 SETTEMBRE 2014.
ENCOMIO COMMISSARIO CAPO PONTECORVO GIUSEPPE MOTIVAZIONE: EVIDENZIANDO SPICCATE CAPACITA´ PROFESSIONALI ED INTUITO INVESTIGATIVO, DIRIGEVA UNA BRILLANTE INDAGINE DI P.G. ASSICURANDO ALLA GIUSTIZIA 19 SOGGETTI RESPONSABILI, A VARIO TITOLO, DEI REATI DI TRAFFICO, DETENZIONE E SPACCIO DI STUPEFACENTI: GELA 18 MARZO 2014.
ENCOMIO ISPETTORE CAPO. TODISCO MASSIMO MOTIVAZIONE: MOTIVAZIONE: OPERAZIONE DI POLIZIA GIUDIZIARIA CHE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO DI TRE INDIVIDUI PER I REATI DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO, ESTORSIONE AGGRAVATA TENTATA E CONSUMATA. TRAPANI 25 SETTEMBRE 2013.
ENCOMIO SOVRINTENDENTE CAPO CALABRESE SALVATORE MOTIVAZIONE: OPERAZIONE DI POLIZIA GIUDIZIARIA CHE SI CONCLUDEVA CON L´ARRESTO IN FLAGRANZA DI CINQUE INDIVIDUI RESPONSABILI DI RAPINA AGGRAVATA E SEQUESTRO DI PERSONA. ERICE 15 MARZO 2013
ENCOMIO ASSISTENTE CAPO BARNI RINALDO, ASSISTENTE CAPO ROSELLI FRANCESCO MOTIVAZIONE: OPERAZIONE DI POLIZIA GIUDIZIARIA CHE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO DI ALCUNI INDIVIDUI, RITENUTI RESPONSABILI DI RAPINA IN DANNO DI ALCUNI ESERCIZI COMMERCIALI. MAZARA DEL VALLO 6 OTTOBRE 2012.
ENCOMIO ASSISTENTE CAPO ADORNO EUGENIO MOTIVAZIONE: CON SPREZZO DEL PERICOLO E GRANDE PROFESSIONALITA´ RIUSCIVA A DISTOGLIERE DA INTENTI SUICIDARI UN GIOVANE CHE SI SPORGEVA DAL GUARD RAIL. CASTELVETRANO 19 GIUGNO 2015.
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