Inserita in Politica il 23/05/2016
da REDAZIONE REGIONALE
EMOZIONI AL LICEO P. RUGGIERI DI MARSALA: DAL SENSO DI APPARTENENZA ALLO STATO ITALIANO AL CORAGGIO DELLA LEGALITÀ
E’ a Roberto Mancini che il Liceo “P. Ruggieri” ha voluto intitolare il laboratorio di Scienze Naturali e Chimica, nell’ambito del concorso “Il silenzio è dolo”, indetto da “Avviso Pubblico. La rete degli enti locali per la formazione civile contro le mafie”. “Tra le proposte del concorso – dice il Dirigente Scolastico Fiorella Florio – le referenti, professoresse Concetta Gullo, Patrizia e Rosalinda Signorello, hanno individuato nelle “ecomafie” un campo spesso, a torto, sottovalutato, che peraltro si inscrive perfettamente nel nostro indirizzo di studi.” Ed è stato immediato il passaggio che ha portato i bravissimi ragazzi del Liceo di Marsala dall’inquinamento chimico, alla corruzione legata allo smaltimento dei rifiuti in Campania, nella Terra dei Fuochi, a Roberto Mancini, che con le sue indagini permise di scoprire i traffici malavitosi che gravitavano intorno a quello che è uno dei maggiori disastri ambientali Italiani; un’inchiesta che, grazie anche a connivenze che hanno rallentato fortemente le sue indagini, non potrà vedere conclusa essendo nel frattempo morto per una leucemia contratta in servizio. “Morto per dovere”, come recita la motivazione della medaglia d’oro al valor civile assegnatagli. Alla manifestazione di venerdì 20 maggio erano presenti autorità civili, militari e religiose e, in particolare, erano rappresentate tutte le forze dell’ordine. Dopo l’inno di Mameli e la nona sinfonia di Beethoven, l’inno Europeo, il Sindaco Alberto Di Girolamo ha scoperto la targa d’intitolazione dell’aula e l’Arciprete di Marsala Padre Giuseppe Ponte ha ricordato la figura del Sostituto Commissario e il suo sacrificio per il bene degli altri procedendo, dopo un momento di preghiera, alla benedizione. La solenne cerimonia si è conclusa al suono del “Silenzio”, con due poliziotti che in posizione di “attenti” hanno reso onore al compianto collega Mancini ed allo Stato Italiano. In aula magna i ragazzi hanno avuto modo di presentare i lavori prodotti per il concorso: quadri, sculture, poesie, pezzi musicali strumentali e cantati, video, tutti profondamente permeati dalla sensibilità del coraggio che si oppone all’omertà ed all’indifferenza. Davide Piccione, di “Libera”, ha relazionato sulle cave di tufo a Marsala e sui pesanti pericoli ad esse connessi. Un balletto con una delicata coreografia sul tema ha concluso la giornata: le ragazze hanno ballato imbavagliate e, alla fine, si sono tolte il bavaglio a simboleggiare il coraggio della denuncia come atto dovuto a se stessi ed a tutta la società.
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