Inserita in Cronaca il 20/05/2016
da Giusy Modica
DIREZIONE MARITTIMA DI PALERMO: MAXI SEQUESTRO DI TONNO ROSSO
Nella giornata di ieri è stata condotta dalla Direzione Marittima dii Palermo un’importante operazione complessa di controllo sulla pesca illegale di Tonno rosso. Quattro motovedette e 30 militari della Guardia Costiera sono stati impiegati nelle zone di mare di Pantelleria, Marsala e Palermo. In tre diverse operazioni, sono stati sequestrati complessivamente 35 esemplari di tonno rosso con peso totale pari a Kg 2541, per un valore complessivo pari a circa 25.000 euro. Sono state elevati tre verbali amministrativi per un importo totale di 9.000 euro di sanzioni amministrative a carico di altrettanti operatori, e si è provveduto alla confisca dell’intero pescato, parte devoluto in beneficenze e altro venduto all’asta. In particolare nelle acque a Nord di Pantelleria una motovedetta del locale Comando della Guardia Costiera ha fermato e verbalizzato un motopesca che deteneva a bordo 21 esemplari della pregiata specie ittica senza essere in possesso del previsto permesso speciale. Stessa sorte è toccato ad altro motopesca intento a sbarcare 13 esemplari di tonno rosso presso la località Stagnone del comune di Marsala ove i militari della Capitaneria di porto di Trapani e del locale Ufficio Circondariale Marittimo hanno operato con due motovedette e con pattuglie via terra. Infine nella serata nel Golfo di Palermo un’altra motovedetta ha operato il sequestro di un unico esemplare dal peso di circa 310 Kg catturato illegalmente da una unità da diporto. ll valore economico del tonno rosso, aumentato considerevolmente nel corso degli ultimi anni a seguito dell’innalzamento della domanda sul mercato “globale”, ha comportato un eccesso di catture della risorsa che è quindi in forte sofferenza. Per tale motivo la cattura di tale prodotto ittico è consentita secondo un rigido sistema di controllo a favore di un numero ristretto di imbarcazioni in possesso di permesso speciale. Il commercio illegale di tonno rosso, oltre a determinare una ulteriore diminuzione dello stock ittico, comporta altresì il mancato rispetto delle norme sulla tracciabilità dei prodotti ittici nonché palesi violazioni in materia igienico-sanitaria, evasione fiscale e danno economico agli operatori della pesca che svolgono le attività di pesca del tonno rosso nel rispetto delle regole.
|
|
|
|
|
|
|