Inserita in Cultura il 20/05/2016
da Giusy Modica
PALERMO - MARTEDÌ 24 MAGGIO: CASA DELLE CULTURE DEDICA UN EVENTO A FELICIA BARTOLOTTA IMPASTATO, MADRE CORAGGIO DI PEPPINO IMPASTATO
Nel giorno in cui Felicia Bartolotta Impastato avrebbe compiuto 100 anni, Casa delle Culture dedica un evento alla madre coraggio di Peppino Impastato. Martedì 24 maggio, alle 19, presso la sede di Navarra Editore, via Maletto, 4 a Palermo, a partire dal libro di Gabriella Ebano "Insieme a Felicia. Il coraggio nella voce delle donne", ricorderemo Felicia Bartolotta con le parole di chi la ha conosciuta, e rifletteremo sul tema della lotta alla mafia accostandoci allo sguardo delle donne che, come lei, hanno sofferto perché private degli affetti più cari: sorelle, madri, mogli di vittime della mafia. Insieme all´autrice saranno presenti Felicia Vitale, moglie di Giovanni Impastato, sua figlia Luisa Impastato e Caterina Pellingra, prima volontaria di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.
In occasione del centenario della nascita di Felicia Bartolotta, madre coraggio di Peppino Impastato – il giovane attivista ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 – l´autrice ricorda la vita travagliata di Felicia, votata alla ricerca di giustizia per il figlio, attraverso le testimonianze delle donne che con lei hanno condiviso l´impegno o la tragica perdita degli affetti per mano mafiosa. Il libro è in distribuzione nelle librerie siciliane dal 9 maggio e sarà nelle librerie nazionali dal 26 maggio.
Felicia Bartolotta è stata una donna dalla personalità forte, che ha saputo lasciare un segno indelebile in chi l´ha conosciuta; Gabriella Ebano, che l’ha frequentata assiduamente negli ultimi anni della sua vita, le rende omaggio con un libro in cui alle interviste alle donne che con lei hanno condiviso momenti di lotta e di impegno civile o che alla sua figura si sono rapportate – come Lunetta Savino, l´attrice che la interpreterà nel film per la tv Felicia Impastato che sarà in onda su Rai Uno il 10 maggio – si abbinano gli scatti, di cui alcuni inediti, che la ritraggono nella sua Cinisi.
Il libro consta di due parti: la prima è interamente dedicata a Felicia, con ricordi, aneddoti, impressioni da parte di alcune delle donne – tra cui Felicia Vitale, moglie di Giovanni Impastato, Dina Provenzano, Luisa Impastato, Caterina Pellingra, Cristina Cucinella - che le sono state legate e che ne hanno raccolto l’eredità umana e civile, continuando a trasmettere il suo messaggio alle giovani generazioni . La seconda parte, invece, si concentra sulle storie delle donne siciliane a cui la mafia ha strappato gli affetti più cari. Madri, figlie, sorelle e mogli, tra cui Pina Rizzotto, Michela Buscemi, Rita Borsellino, Piera Aiello, accomunate a Felicia dalla brutale violenza mafiosa.
“Ho conosciuto Felicia – racconta Franca Imbergamo nella prefazione al libro - prima del processo, durante le ultime indagini nel 1998, e poi ho voluto che fosse lei ad aprire la sequenza delle prove dell’accusa al dibattimento, davanti alla Corte di Assise, la prima testimone, la più importante. Non capita spesso di emozionarsi quando si porta la toga e si sono ormai trattati tanti, troppi omicidi, ma mi è successo con lei e lo ritengo un giusto riconoscimento da tributarle, anche a distanza di tempo”.
“Pubblicare questo libro - commenta l´editore Ottavio Navarra – è per noi un atto di impegno civile e un dovere morale. Coltivare la memoria della figura di Felicia Bartolotta attraverso le parole di chi l´ha conosciuta e gli scatti di Gabriella Ebano, fotografa dalla cifra stilistica particolarmente adatta al racconto di una vita in poche immagini, rappresenta un tributo doveroso a una figura che per noi è un esempio di donna e di madre. ”
Gabriella Ebano, nata a Roma il 5 agosto 1954, laureata in Lettere, si dedica alla fotografia dalla fine degli anni Ottanta, quando vive e lavora prima a Bergamo e poi a Milano. Svolge attività di ritrattista e di fotografa di scena per il Teatro Donizetti di Bergamo. Partecipa a corsi e seminari tenuti da Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna e Giuseppe Leone. Dirige la galleria fotografica “Il filo di Arianna” di Bergamo. Dal 1997 si trasferisce in Sicilia, terra natale del padre, prediligendo in particolare la fotografia sociale ed etnografica. Nel 2005 pubblica il libro Felicia e le sue sorelle (Ediesse, 2010). Collabora con agenzie italiane e straniere. Ha tenuto numerose mostre personali e collettive e sue foto sono pubblicate su varie riviste e quotidiani. Insegna fotografia presso scuole pubbliche e istituzioni private. Conduce progetti sulla legalità e laboratori di scrittura creativa nelle scuole. Collabora con il CRESM (Centro di Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione) di Gibellina (TP). Con Navarra Editore ha pubblicato nel 2015 Le mie signore di Sumpetar. Cronaca di volontariato nei campi profughi della ex Jugoslavia.
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