l´ambiente acquatico e quello terrestre, in quanto permette di svolgere i movimenti con carico parziale o nullo. Inoltre, la pressione esercitata
dall´acqua agisce sul flusso circolatorio linfatico favorendo la riduzione degli edemi. Anche viscosità e temperatura giocano un ruolo molto importante; quest’ultima, superiore ai 30°C, produce rilassamento muscolare, migliorando la circolazione e, insieme allo stimolo pressorio, agisce sulla percezione del dolore aumentandone la soglia. L´effetto della viscosità, invece, influisce sulla resistenza opposta dall´acqua ai movimenti. Il segmento spostato, quindi, troverà una resistenza proporzionale
all´accelerazione con la quale si muove.
I benefici ottenuti grazie alla terapia in acqua influiscono sui seguenti sistemi: muscoloscheletrico, cardiovascolare, nervoso e respiratorio.
Le patologie trattate nella piscina riabilitativa sono sia di tipo ortopedico che neurologico. Nel primo caso il trattamento in acqua può essere iniziato in una fase precoce, evitando l´instaurarsi di complicanze date dall´immobilità prolungata. Nel caso di patologie neurologiche il trattamento viene adattato in relazione al paziente; il lavoro è mirato al miglioramento dell´equilibrio, della coordinazione ed alla riduzione della spasticità.
L´idrokinesiterapia è particolarmente raccomandata per le prime fasi di tutti i programmi riabilitativi dopo interventi chirurgici e per la ripresa corretta dei movimenti spontanei. Può essere associata al trattamento riabilitativo a secco o utilizzata come trattamento unico; la rieducazione in acqua è particolarmente indicata quando l´obiettivo riabilitativo sia svolgere esercizi in scarico parziale o totale al fine di eseguire movimenti che a secco risulterebbero difficili o impossibili da effettuare.
Fonte foto : fisioterapia.cdi.it
Palermo
05 Maggio 2016
Giusy Modica
Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto.
Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.