Inserita in Salute il 30/08/2013
da Redazione
Agosto è il mese delle malattie infettive
Tubercolosi, West Nile, Sindrome emolitico uremica, aviaria, dengue, meningite batterica ed encefalite. Sono le malattie infettive che hanno colpito nell´ultimo mese: poche decine di casi segnalati però a cadenza giornaliera dal sistema di sorveglianza delle Asl e dagli ospedali. «C´è un incremento negli ultimi anni, soprattutto ad agosto, di queste patologie legate a virus esotici, spesso importati da viaggi all´estero» avvertono gli infettivologi.
«Ormai il sistema di sorveglianza è talmente sensibile da intercettare epidemie che fino a 10 anni fa passavano inosservate. Così, in mesi caldi come luglio e agosto, abbiamo picchi epidemici che prima non venivano presi in considerazione. Ma anche il cambiamento climatico influisce senza dubbio sulla presenza di patogeni insoliti: vediamo in Europa patologie tropicali e africane rarissime fino a poco tempo fa», spiega Emanuele Montomoli, epidemiologo dell´Università di Siena.
«Queste malattie sono legate anche alla recrudescenza di vettori come le zanzare tigre, mai avvistate in Italia fino agli anni ´90 e ora ospiti di giardini e terrazze», osserva Gianni Rezza, responsabile del Dipartimento di malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell´Istituto superiore di sanità (Iss).
«Le malattie infettive non vanno mai in vacanza - ricorda Rezza - e lo dimostrano i casi di dengue e West Nile, quest´ultima malattia impensabile solo dieci anni fa, che sono stati segnalati recentemente in alcune zone d´Italia: piccoli focolai, spesso veicolati da zanzare e zecche, a luglio e agosto trovano terreno fertile e contribuire all´impennata di pazienti in estate».
«Mentre - suggerisce l´esperto dell´Iss - è da sottolineare come ancora nei mesi caldi si fermi l´influenza, che invece è presente tutto l´anno in Paesi dal clima più umido. È chiaro che alcune malattie infettive aumentano perchè sono importate da chi viaggia in Paesi tropicali e porta con sè patogeni africani senza saperlo. Ma - conclude - il sistema di sorveglianza funziona bene e riesce ad intercettare questi casi prima che si diffondano».
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