Inserita in Sport il 03/05/2016
da Giusy Modica
CHIRUNNING
Il ChiRunning è una disciplina sportiva sviluppata da Danny Dreyer, ultramaratoneta americano che ebbe l’idea di coniugare i principi dell’arte del “Tai chi”( antichissima arte orientale diffusa in Cina sin dal 400 a.C.) con la corsa. Rispetto agli approcci più classici, come ad esempio il “Power Running”, si tratta di una metodologia olistica innovativa che consente di bilanciare gli sforzi ed evitare gli infortuni. Negli ultimi anni questa nuova pratica si è progressivamente diffusa dagli Stati Uniti a molti altri paesi, fino a costituire un vero e proprio fenomeno di massa. Il concetto del ChiRunning è basato sul lasciar scorrere l’energia attraverso di noi, correggendo via via le varie tecniche (passo, assetto posturale, appoggio del piede, ecc.). L’allineamento posturale e il rilassamento sono due condizioni inscindibili e indispensabili per svolgere una corsa efficace. L’una deve comprendere l’altra. Il controllo del baricentro presuppone un appoggio che va a porsi sulla parte mediana del piede bilanciato con un’inclinazione verso l’avanti del tronco così da sfruttare meglio l’azione propulsiva naturale della forza di gravità per spingersi in avanti; in questo modo diminuisce, inevitabilmente, la fatica degli arti inferiori che dovranno spingere meno, ma soprattutto si annullano tutta una serie di microtraumi e contraccolpi a carico della colonna vertebrale e delle articolazioni del ginocchio del bacino e della caviglia. Una postura più adeguata durante la corsa consente di sentirsi meglio nel tempo, di non incombere in infortuni e di raggiungere un equilibrio psico-fisico più velocemente. Durante un workshop di ChiRunning si è invitati a prendere coscienza del proprio modo di correre, anche attraverso l’uso di video, rivedendo la propria azione, imparando a sentire il giusto assetto e a riconoscere la maniera di spingere in modo più efficace. Ovviamente si lascia tempo al corpo di abituarsi alle nuove indicazioni e ai nuovi stimoli; non vi è mai costrizione e imposizione. Col passare del tempo ci si potrà stupire che qualcosa nel proprio modo di correre è cambiato ma soprattutto che grazie a questa “riprogrammazione” si sta meglio, si fa meno fatica e si avvertiranno sempre meno dolori articolari. Correre in modo semplice, efficiente e rilassato, con movimenti lenti e circolari, sblocca i canali energetici del corpo e fa scorrere il flusso vitale.
Palermo 03 Maggio 2016 Giusy Modica Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto. Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.
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