Inserita in Politica il 02/05/2016
da REDAZIONE REGIONALE
CISL - PUNTO SITAUZIONE DELLE CONDIZIONI DEI COLLEGAMENTI
Nello stato dell’arte, tanti i disservizi patiti dai viaggiatori che vogliono spostarsi da un territorio all’altro, per viaggio di piacere o per lavoro. A partire dalle condizioni della linea ferroviaria che non rappresenta ormai un mezzo di collegamento conveniente per via dei tempi e dei collegamenti strategici mancanti. La Palermo – Trapani via Milo, la rete di collegamento fra le due province, è interrotta da oltre 3 anni tra Alcamo e Trapani, il progetto da 104milioni di euro per la sua riattivazione si trova solo in fase preliminare La Palermo – Trapani via Milo, la rete di collegamento fra le due province, è interrotta da oltre 3 anni tra Alcamo e Trapani, il progetto da 104milioni di euro per la sua riattivazione si trova solo in fase preliminare . Una linea, da Palermo- Notarbartolo a Trapani, che si percorre in ~2 ore e 16 minuti perché ha sempre sofferto di troppe limitazioni di velocità. Questo stesso collegamento diretto, di fatto, con fermata tecnica ad Alcamo, sarebbe percorribile in 1 ora e 40 minuti mentre con la realizzazione di opere straordinarie potrebbe raggiungere una percorrenza di 1 ora e 20 collegandosi poi, anche Piraineto con il passante ferroviario di Palermo i cui cantieri sono, al momento, gli unici in funzione.Con le condizioni attuali di interruzione il viaggio in treno tra i due capoluoghi è decisamente poco conveniente. Sul fronte autostradale le infrastrutture principali sono i 2 assi autostradali A29 Palermo Mazara e A 29 dir Trapani – Alcamo e la diramazione per l’aeroporto di Birgi che arriva quasi a Marsala. Realizzate negli anni 70 (prima metà), risultano insufficienti per capacità soprattutto nel primo tratto da Palermo a Punta Raisi e necessitano di una programmazione importante di manutenzione straordinaria per garantirne efficienza e sicurezza (attualmente previsti solo i 15 milioni di euro per la galleria Segesta). Dal 2011 inoltre non si è ancora concretizzato l’appalto da parte di Anas della strada statale 115 tra Mazara – Marsala che chiuderebbe l’anello tra i due bracci autostradali. Si tratta di un progetto in itinere ormai da vari anni, un tratto stradale quanto mai necessario, l’attuale strada passa attraverso vari centri abitati con volumi di traffico che la rendono pericolosa e poco efficiente. In corso di realizzazione i lavori del raddoppio del nodo ferroviario con tre tratte Palermo C.le/Brancaccio - Notarbartolo tratta A ; . Notarbartolo - La Malfa / EMS tratta B, in variante e La Malfa / EMS - Carini tratta C, e della chiusura dell’anello ferroviario a singolo binario e l’estensione dell’attuale servizio metropolitano tra la stazione di Palermo Notarbartolo e la fermata Giachery . I porti sono anch’essi una grande risorsa da sfruttare, aggiunge la Cisl. Tanti ancora i progetti che attendono per Palermo, Termini Imerese e Trapani. Per Palermo ad esempio la riconversione dello scalo prevista dal testo del nuovo Piano regolatore, per il quale si attende però il decreto di competenza dell’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente, nonché la successiva approvazione finale da parte della Regione. Nel piano, bar, ristoranti ed aree dedicate all’attività sportiva all’interno dello scalo, al fine di offrire all’utenza, ed in particolare ai passeggeri delle linee crocieristiche, servizi soddisfacenti ed adeguati e il restyling della stazione marittima e l’installazione di nuove passerelle per l’imbarco/sbarco dei passeggeri. Sono anche previsti un collegamento pedonale tra la stazione marittima ed il varco di via Emerico Amari e l’adiacente parcheggio, nonché l’installazione di nuove passerelle mobili per l’imbarco e sbarco dei passeggeri (direttamente dall’interno della stazione marittima a bordo e viceversa). A Termini Imerese non è più rinviabile il dragaggi dei fondali e si attende ancora l’opera fondamentale per l’area dell’interporto. Lo scalo inoltre ha il ruolo di principale piattaforma logistica, produttiva e di servizi metropolitani della Sicilia Occidentale, per questo è indispensabile la realizzazione di un autonomo ed efficiente collegamento tra i porti di Palermo Termini e Trapani con un asse viario distinto da quello urbano ed efficiente. Il progetto preliminare esaminato in conferenza di servizi, è stato implementato per lo sviluppo del porto e del traffico delle “autostrade del mare” : un collegamento stradale in galleria tra l’ambito portuale di Palermo e la circonvallazione di Palermo che costituisce la bretella di collegamento tra l’autostrada A 29 PA – TP – Mazara del Vallo, al fine di drenare tutto il traffico pesante da e per il porto . Il costo stimato per l’opera nel progetto preliminare, ormai datato da oltre sette anni, ammonta complessivamente ad oltre 347 milioni di euro . Il porto commerciale di Trapani è caratterizzato da un piano regolatore portuale obsoleto e inadeguato, quindi partendo proprio da questo si potrebbero programmare interventi mirati alle infrastrutture e alle strumentazioni, oggi totalmente assenti. L’urgente necessità di dragare i fondali, potrebbero permettere l’arrivo di navi ,che oggi per Trapani sono solo un lontano miraggio. L’infrastruttura però si trova in stato di abbandono con il rischio di depauperamento di un opera strategica, e tanti sono gli interventi da realizzare dal dragaggio dei fondali, al completamento dei lavori della banchina Ronciglio. La vicenda della riforma dei porti e delle autorità portuali, in questa visione di sviluppo integrato dei due territori, potrebbe portare proprio ad una unica logica di rilancio dei due scali fondamentali per l’Isola. Progetti ambiziosi anche per gli aeroporti delle due città. Per il Falcone e Borsellino, nel 2015, è stato sottoscritto con Enac un piano di investimenti sull´aeroporto di Palermo a cura della Gesap e solo da poco che il piano quadriennale di circa 89 milioni di euro è stato approvato. In pratica si tratta di investimenti strategici come quello per il completamento dell´ampliamento dell´aerostazione con il nuovo curb arrivi e la terza sala check-in. Servono risorse, però, venti milioni di euro occorreranno per il rifacimento delle piste di decollo e atterraggio nonché degli adeguamenti antisismici previsti per legge e della realizzazione del nuovo varco ovest. Di importanza strategica è l’aeroporto di Trapani Birgi che però soffre di uno dei limiti principali, la presenza difatti di un mono operatore, Ryanair che rappresenta il 90% dei traffici dettando legge su tariffe e costi. L’aeroporto ha molti collegamenti internazionali e quindi grande importanza per il turismo, pertanto appare assolutamente necessario mantenere la partnership. Da qui la necessità che enti locali e associazioni datoriali e commerciali, ribadisce la Cisl Palermo Trapani “si impegnino in investimenti sia per i collegamenti che per il mantenimento dei traffici”. Traffici più volte sul punto di saltare in questo ultimo anno a causa del mancato rispetto dell’accordo di co-marketing da parte dei comuni” .
Palermo, 2 maggio 2016
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