Inserita in Cultura il 15/04/2016
da REDAZIONE REGIONALE
BOTTICELLI E L’ALCHIMIA DI PAOLO BATTAGLIA LA TERRA BORGESE
Nel dipinto di Botticelli Venere e Marte, il dio Marte dorme profondamente mentre Venere lo osserva. Commenta Pico della Mirandola: “Et se sempre Marte fussi sottoposto a Venere (cioè la contrarietà de principii componenti) a loro debiti temperamenti, nessuna cosa mai si corromperebbe”, vale a dire: “ se le pulsioni contrastanti fossero sottoposte al dovuto bilancia-mento tutto andrebbe bene”. Marte è il ferro, quando temprato diventa acciaio, e secondo gli alchimisti è molto ricco di zolfo. Il suo sale, il bisolfuro di ferro, è la pirite (da pur, fuoco), un bel minerale di colore giallo che ricorda l’oro. Gli Antichi che mettevano a contatto ferro e vetriolo azzurro (solfato di rame e il rame è il metallo che corrisponde a Venere) credevano che il ferro diventasse rame. Realmente accade che il ferro si ricopre di rame acquisendone il colore. Dal connubio di Venere con Marte nasce infatti l’armonia dal greco “armozo” che, per traslato, vuol dire armonizzare.
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