Inserita in Nera il 01/04/2016
da REDAZIONE REGIONALE
ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL TERRITORIO DA PARTE DELLA SQUADRA VOLANTE DELLA QUESTURA DI TRAPANI
Continua a dare frutti positivi l’attività di controllo del territorio da parte della Squadra Volante della Questura di Trapani. Ed infatti, la costanteattività di pattugliamento e presidio della città operata dalla Polizia di Stato ha consentitodi trarre in arresto in flagranza di reato per tentato furto aggravato in concorso i trapanesi Mirko ALVARO e Giovanni ANGELO, entrambi classe 96 e gravati da diversi precedenti di polizia in materia di reati specifici contro il patrimonio, oltre ad essere in atto sottoposti all’Avviso Orale da parte del Questore di Trapani per via della loro personalità propensa a seguire comportamenti antigiuridici. Il tentato furto, aggravato dalla violenza sulle cose e dal fatto di avere approfittato di circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, è avvenuto nella notte di giovedì scorso allorquando i predetti, in concorso tra di loro, hanno tentato di introdursi all’interno di un’attività commerciale. Nello specifico, nella notte a cavallo tra mercoledì 30 e giovedì 31 marzo, mentre gli Agenti della Squadra Volante, erano impegnati in un servizio di controllo del territorio mirato al contrasto dei reati contro il patrimonio,con particolare riguardo alla tutela degli esercizi commerciali, venivano allertati dalla Sala Operativa della Questura, alla quale era pervenuta una telefonata sulla linea di emergenza 113, che segnalavala presenza di giovani sospetti nei pressi di un’attività commerciale ubicata nella zona Mokarta di Erice Casa Santa. Immediatamente i poliziotti raggiungevano il sito in questione e si posizionavano su i due ingressi dell’attività commerciale, al fine di scongiurare eventuali tentativi di fuga da parte dei malviventi. In questo modo un equipaggio di volante riusciva a sorprendere due soggetti che si erano già introdotti all’interno dello stabile, al pianterreno, ove è ubicato il negozio oggetto del tentativo di furto. I due individui venivano, quindi, bloccati in flagranza di reato, impedendo di fatto il perpetrarsi dell’azione delittuosa, mentre uno dei due aveva ancora in mano un grosso scalpello da muratore utilizzato come arnese atto allo scasso. I due venivano successivamente identificati nell’ALVARO e nell’ANGELO, entrambi conosciuti all’Ufficio di Polizia operante per i loro molteplici precedenti anche specifici contro il patrimonio, oltre ad essere entrambi sottoposti alla misura di prevenzione personale dell’Avviso Orale del Questore di Trapani. Gli operatori, dunque, constatavano che i due giovani avevano già forzato la serratura della porta d’ingresso dell’attività commerciale e dello stabile ove la stessa risulta ubicata, nonché verificavano che gli stessi al fine di celare la propria identità avevano manomesso il sistema di videosorveglianza esterna, rivolgendo le telecamere verso l’alto in modo da non riprendere l’azione criminosa. I poliziotti, pertanto, sottoponendo i predetti giovani a perquisizione personale rinvenivano celati all’interno del giubbotto dell’ANGELO un coltello a serramanicoed un giravite che appariva compatibile con i segni di scalfittura presenti nelle porte dello stabile e del negozio, ponendoli, dunque, sotto il vincolo del sequestro. Quindi, dal sopralluogo effettuato dai poliziotti della Squadra Volanteevidenti si percepivano i segni di effrazione che palesavano l’intrusione fraudolenta, confermata anche dal titolare dell’attività presa di mira, il quale, opportunamente contattato, riferiva di avere regolarmente chiuso il proprio negozio la sera prima lasciandolo assolutamente integro in ogni sua parte. Pertanto, alla luce dei fatti sopra narrati,i poliziottitraevano in arrestoMirko ALVARO e Giovanni ANGELOnella fragranza del reato di tentato furto aggravato in concorso tra di loro,nonché denunciati ai sensi dell’art. 4 della l. 110/1975 per il porto di armi od oggetti atti ad offendere, ponendoli a disposizione dell’A.G. in attesa del Rito Direttissimo celebrato nel pomeriggio del 31 marzo c.a. Ad esito dell’Udienza è stato convalidato l’arresto operato dal personale della Squadra Volante ed applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni per entrambi.
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