Inserita in Cultura il 29/03/2016
da REDAZIONE REGIONALE
L’INDUSTRIA MARMIFERA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI A CUSTONACI SI PRESENTA LA RISTAMPA DEL VOLUME DEL 1963
Si terrà a Custonaci, venerdì 1 aprile 2016 (Ore 18.00), presso la Sala Conferenze Solina Quartana (Santuario Maria SS.ma di Custonaci) la presentazione della ristampa del volume edito nel 1963 del Prof. Angelo Bellanca. Porteranno i saluti Giuseppe Bica (Sindaco di Custonaci), Calogero Puntrello (Presidente Rotary Club Trapani-Erice) e Antonino Marrone (Arciprete Santuario Maria SS.ma di Custonaci). Introdurrà i lavori Fabrizio Fonte (Presidente Centro Studi Dino Grammatico) e relazionerà l’ingegnere Gioacchino Poma.
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«Il «Centro Studi Dino Grammatico», con il patrocinio del «Rotary Trapani-Erice», attraverso la ristampa del volume «L’industria marmifera nella provincia di Trapani» vuole offrire - afferma Gioacchino Poma - un ulteriore contributo al fine di poter tutelare ancor di più quel comparto produttivo, che già dagli anni sessanta, fu oggetto di studio scientifico proprio da parte del Professore Bellanca dell’Università di Palermo. In quegli stessi anni, peraltro, venne lanciata a Custonaci, proprio dall’allora primo cittadino Dino Grammatico, per ben cinque edizioni (1964-1968) la «Sagra Nazionale dei Marmi di Sicilia», che ebbe effetti positivi per la valorizzazione e la promozione, sia a livello nazionale che internazionale, dei materiali lapidei di pregio estratti nella cittadina collinare. Attraverso la ristampa dello studio del Prof. Bellanca - conclude Poma - vogliamo pertanto dare un nostro piccolo contributo, affermando che c’erano, e ci sono, a nostro avviso tutte le condizioni di natura sociale o economica (ai sensi dell’art. 16 della Direttiva Habitat n. 92/43/CEE), e che ormai vanno per l’appunto indietro nei decenni, per rimuovere, nel pieno rispetto dell’ambiente e della normativa in vigore, i vincoli comunitari che comprimono lo sviluppo industriale di un comparto produttivo che oggi riveste, soprattutto in questo periodo di forte crisi a livello occupazionale, un’importanza socio-economica a dir poco strategica».
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