Inserita in Sport il 12/03/2016
da Giusy Modica
SPORT DI SQUADRA E INDIVIDUALI
Tutte le discipline sportive si possono suddividere in “discipline individuali” o “discipline di squadra”. La distinzione tra i due tipi di sport può risultare parziale, dal momento che, le discipline individuali sono caratterizzate sì dalla performance del singolo, ma ad ogni modo prevedono allenamenti di gruppo. Negli sport individuali l’unico responsabile del risultato finale è il singolo atleta stesso, al contrario, negli sport di squadra le azioni degli atleti sono indipendenti quasi allo stesso modo, ognuno gareggia singolarmente, ma i risultati individuali convergono in una valutazione collettiva della squadra. Gli sport di squadra tendono a valorizzare la dimensione di gioco, mentre quelli individuali la dimensione di disciplina; infatti, negli sport di squadra gli atleti sono predisposti a ridefinire continuamente lo schema di gioco, l’azione dei compagni, e le loro prestazioni; negli sport individuali, invece, l’atleta cura da sé schemi rigidamente predefiniti. La scelta tra sport individuale e sport di squadra rappresenta per molti una decisione presa in modo poco consapevole rispetto alle diverse valenze formative che si possono apprendere nei due differenti contesti. Così gran parte della popolazione sportiva è costituita da ragazzini e adolescenti che praticano uno o più sport scelti sulla base di fattori ambientali, attitudinali, per specifiche esigenze fisiche, ma anche per seguire gli amici o addirittura per imposizione familiare. I parametri fondamentali che maggiormente dovrebbero incidere sull’orientamento della giusta disciplina da intraprendere sono la conoscenza delle attitudini del ragazzo e soprattutto la corretta valutazione delle sue predisposizioni e delle sue insicurezze. Generalmente gli sport di squadra sono consigliati dagli esperti agli adolescenti eccessivamente timidi, che hanno paura di sbagliare e che temono il confronto individuale e il giudizio di chi li circonda. Gli sport individuali, invece, sono indicati in particolar modo per i ragazzi eccessivamente irruenti e spesso iperattivi: l’autocontrollo insegnato in questi sport riesce spesso ad incidere sugli atteggiamenti negativi tipici di alcuni adolescenti, modificandoli, laddove non riescono la famiglia e la scuola. A suo modo ognuno di queste due tipologie di sport esalta delle doti ben precise: nel caso degli sport di squadra la collaborazione, il senso di gruppo, lo spirito di competizione e il senso di appartenenza; nel caso degli sport individuali il senso di responsabilità, la disciplina e l’equilibrio psicofisico. Sport individuali e sport di squadra si diversificano in base alle modalità di apprendimento e all’approccio mentale necessario per praticarli. Pressione psicologica, motivazione, capacità comunicative e di concentrazione, maturità caratteriale, sono alcuni degli elementi più importanti da tenere in considerazione quando si tratta di scegliere quale sport praticare. Difficilmente si potrà dire che uno sport è migliore di un altro; però, per conseguenza logica delle peculiarità insite nelle due tipologie sportive, di sicuro si può affermare che la pratica contemporanea di una disciplina individuale e di uno sport di squadra può formare l’individuo sotto tanti aspetti, sia cognitivi sia fisico-motori, e in modo più completo rispetto a chi decide di praticare un solo sport.
Palermo 12 Marzo 2016
Giusy Modica Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto. Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.
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