Inserita in Politica il 28/02/2016
da REDAZIONE REGIONALE
WWF - RICERCHE PETROLIFERE SCIENTIFICO DISTACCO PER SPIEGARE IL RISCHIO E QUINDI INDIGNARSI
Ancora una volta il WWF O.A. Sicilia Area Mediterranea ha organizzato un incontro di studi sulla risorsa Mediterraneo dal titolo “Tra terra e mare. Il limitato infinito del Mediterraneo”, di concerto con il Comune di Licata ed Ordini e Collegi professionali dell’area tecnica. Hanno salutato i lavori il vice sindaco di Licata, Giuseppe Montana, e per gli Ordini e Collegi professionali l’arch. Massimiliano Trapani, il geom. Vincenzo Bellavia e l’agrotec. Rosario Butticè. In apertura è stato proiettato un video prodotto dall’ing. Rosario Bonvissuto, per i Lions, sulle fragilità della nostra costa. A seguire le relazioni del geologo Emanuele Siragusa e del ricercatore Domenico Macaluso hanno sviscerato tutti gli aspetti legati alle caratteristiche sismiche e vulcaniche dello Stretto di Sicilia e lo stato dell’arte sulle prospezioni petrolifere. A chiudere i lavori, il delegato regionale del WWF, Franco Andaloro, ha rappresentato il quadro generale delle minacce all’ambiente mediterraneo. È emerso che le “sicure” trivellazioni nel Mediterraneo, in caso di incidente produrrebbero una catastrofe, e ciò per carenza di valutazione dei rischi connessi. L’ambiente non è una cosa da ambientalisti. L’ambiente è l’unica risorsa per lo sviluppo dell’economia, del turismo, della salute, dello sviluppo dei territori rivieraschi. E partendo dalla minuscola dimensione del mare Mediterraneo (1% del totale) e dall’incredibile traffico che lo affolla (30% del pianeta tendente al 60% a Suez raddoppiato) si capisce come il rischio sismico, vulcanico, di collisione tra navi, di attracco per clandestini, di obiettivi particolarmente fragili per il terrorismo internazionale, rende la ricerca petrolifera, le trivelle e le piattaforme luoghi particolarmente difficili da pensare se non con miope prospettiva. A margine dell’incontro è stata fatta una riflessione sul referendum del prossimo 17 aprile e di come tale referendum non viene reso “visibile” alle popolazioni dell’interno che pensano che il problema sia di chi si affaccia in mare, ma contemporaneamente esiste una sorta di preoccupante “silenzio” strisciante che distrae tutti. Soddisfazione per la riuscita dell’evento è stata dichiarata dal presidente del WWF o.a. Sicilia Area Mediterranea, Giuseppe Mazzotta, e dai consiglieri Enzo Galia e Tonino Sanzone.
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