Inserita in Nera il 22/07/2013
da redazione
Nullafacente in arte ladro: aveva svaligiato il Credito Siciliano di C.Mare del Golfo, arrestato
Andrea Madonia, 21anni, incensurato, palermitano per tutti era un nullafacente. Eppure quando voleva si dava da fare. Come il giorno 9 ottobre 2012 quando intorno alle 11.15, insieme ad un complice, perpetrava una rapina ai danni della filiale della banca Credito Siciliano di Castellammare del Golfo in via Crispi.
Ad incastrarlo sono state le immagini acquisite dall’impianto di videosorveglianza esaminate dai Carabinieri grazie alle quali è stato possibile ricostruire tutta la dinamica della rapina: uno dei due rapinatori ha fatto ingresso nella banca e con un salto scavalcare il bancone della cassa dove stava lavorando un impiegato, l’ha spinto all’indietro e dopo avergli intimato di stare fermo, mentre l’altro complice simultaneamente si dirigeva verso l’ufficio del direttore, lo prendeva con la forza strattonandolo per la giacca, e lo conduceva nella sala principale obbligandolo a non muoversi.
Nel frattempo il primo rapinatore si occupava di prelevare i soldi che si trovavano nella cassa e successivamente entrambi si allontanavano a piedi portandosi via la somma in contanti di circa 1000 euro, facendo perdere le proprie tracce.
Sul posto, gli uomini della Stazione Carabinieri di Castellammare del Golfo guidati dal Maresciallo Luigi Gargaro, alle dipendenze del superiore Comando Compagnia diretto dal Capitano Savino Capodivento, repertarono alcune impronte digitali ed altre tracce ritenute utili per la comparazione del DNA, provvedendo ad inviare il tutto al RIS di Messina per gli accertamenti.
Un importante fase evolutiva nelle indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Alcamo, si ebbe nel giugno scorso, quando il Madonia, fermato in compagnia di altri soggetti pregiudicati da parte di personale della polizia appartenente alla Squadra Mobile di Palermo, fu sottoposto a rilievi foto-segnaletici per accertarne l’identità.
Questo foto segnalamento, ha consentito di poter effettuare la comparazione tra l’impronta digitale lasciata sul bancone della cassa dal rapinatore che durante la rapina era saltato al di là dello stesso per aggredire l’impiegato e quelle del Madonia, le cui impronte, una volta sottoposto ai rilievi identificativi sono entrate automaticamente a far parte della banca dati nazionale delle impronte digitali.
Madonia, incastrato grazie alla comparazione delle impronte digitali, è stato fatto visionare alle vittime ed ai testimoni della rapina un fascicolo fotografico, nel quale veniva riconosciuto senza ombra di dubbio.
Dunque, sulla base delle risultanze investigative raccolte, condivise dal P.M. della Procura della Repubblica di Trapani, dott. Sara Morri, ne è scaturita la richiesta di misura cautelare emessa dal G.I.P. dott. Lucia Fontana, eseguita dai militari dell’Arma di Castellammare del Golfo.
Il Madonia Andrea, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
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