Inserita in Cronaca il 09/02/2016
da Umberto Crispo
CASTELLAMMARE DEL GOLFO - DUECENTOVENTI CANI RACCOLTI DALLA STRADA IN SEI MESI DALLA “UNIONE DELLE FAMIGLIE”, COOPERATIVA COSTITUITA DA CITTADINI CON DISAGIO ECONOMICO
«Duecentoventi cani raccolti dalla strada dal mese di luglio. Centosessanta cani fatti adottare e il dato è in aumento: in questo nono giorno del mese di febbraio, i cani fatti adottare sono già sette. Ringrazio, anche a nome delle associazioni che me lo hanno fatto presente, la cooperativa “Unione delle famiglie” che soccorre cani randagi o malati e li affida, svolgendo un importante servizio poiché il problema è davvero di difficile soluzione e molto costoso in assenza di un canile. Un lavoro utilissimo che riguarda il recupero per strada dei randagi, la loro cura e microchippatura a nostre spese e la successiva adozione di cui si occupa la cooperativa che è riuscita fare un lavoro davvero corposo. Ringrazio il presidente della cooperativa Unione delle Famiglie Stefano Ficalora ed il suo vice Maria Fulco, per la disponibilità ed il grande servizio svolto». Lo afferma il sindaco Nicolò Coppola ringraziando per il lavoro svolto l’ “Unione delle famiglie” costituita da cittadini con disagio economico Alla cooperativa l’amministrazione comunale ha affidato un terreno sequestrato alla mafia in località Pagliarelli che sarà bonificato dai soci e reso utilizzabile. «Vogliamo creare un rifugio momentaneo dove dare un primo soccorso ai randagi più bisognosi -spiega il sindaco Nicolò Coppola-. Stiamo lavorando ad un progetto che riguarda un altro terreno sequestrato dove creare il ricovero che si trova in una zona distante dalle abitazioni. Il lavoro svolto dall’Unione delle famiglie porta avanti il concetto di solidarietà tanto caro alla mia amministrazione: la cooperativa che è sorta a Castellammare è formata da circa cento famiglie di concittadini che hanno serie difficoltà economiche e che stanno collaborando attivamente in più attività tra le quali quelle di rendere risorse terreni improduttivi sequestrati alla mafia che si trasformano in un’occasione di riscatto per persone in situazioni di svantaggio sociale».
Nella foto da sinistra: la socia della cooperativa Federica Bussa, il presidente Stefano Ficalora, il vicepresidente Maria Fulco e la socia Paola Foderà.
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