Inserita in Salute il 08/02/2016
da Giusy Modica
FIBROMIALGIA
La fibromialgia, o sindrome fibromialgica, è una sindrome caratterizzata da dolore cronico diffuso, affaticamento intenso e disturbi del sonno, che spesso si associano ad ansia o depressione ed altri disturbi che possono comprendere anche deficit cognitivi. Il decorso di questa patologia è spesso imprevedibile e il dolore cronico, la disabilità e la ridotta qualità di vita possono persistere e peggiorare nel tempo. Agli inizi del 1900 questa veniva considerata una malattia infiammatoria dei muscoli, mentre a fine anni ‘40 venne esclusa la presenza di infiammazione e venne considerata a base psicologica. Infatti, il moderno concetto di fibromialgia vede come possibili cause numerose alterazioni dei neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale. Non sempre i trattamenti farmacologici hanno un buon successo per i pazienti affetti da sindrome fibromialgica, pertanto gli esperti consigliano d’intraprendere una costante attività fisica adattata. Numerose ricerche confermano come l’attività aerobica, associata a esercizi di stretching, rappresenti un´ottima terapia coadiuvante, a patto che sia graduale. È opportuno, infatti, evitare che sopraggiunga la fatica, perché chi soffre di questa malattia caratterizzata da dolore muscolare cronico ha tempi di recupero più lenti. La camminata o il tapis roulant, ad esempio, è sicuramente il modo più semplice e meno impegnativo per cominciare l’attività aerobica; ma anche il nuoto o la ginnastica in acqua possono rivelarsi efficaci, purché l’acqua sia tiepida (il freddo non giova a chi ha dolori muscolari). Qualunque sia l’attività scelta, essa va eseguita con costanza, iniziando con 10 minuti di allenamento e aumentando progressivamente l’intensità. Se l’esercizio non è moderato e commisurato al livello di allenamento della singola persona, il rischio di vedere un peggioramento di dolore e stanchezza aumenta, fino ad indurre il soggetto a sospendere l’attività fisica e a cadere nella trappola dell’immobilità. L’apprendimento delle tecniche di esercizio fisico possono indurre nei pazienti un cambiamento positivo nell´affrontare la malattia, migliorando sia la percezione dei sintomi, sia la capacità di gestire la malattia e la terapia in collaborazione con il medico. L’attività fisica graduale aiuta a ridurre il dolore alle masse muscolari in quanto stimola la produzione notturna dell’ormone della crescita (GH), che a sua volta induce la produzione di un´altra sostanza, il fattore di crescita insulino simile (IGF-L), che gioca un ruolo importante nella riparazione di tutti quei piccoli danni che si verificano quotidianamente a livello muscolare. Ulteriori benefici si possono avere associando all´esercizio fisico massaggi di sfioramento, ovvero molto leggeri, ed esercizi di postura, con preziose indicazioni su come muoversi, su come sedersi e come evitare posizioni che mettono in contrazione la muscolatura.
Palermo 08 Febbraio 2016
Giusy Modica Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto. Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.
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