Inserita in Politica il 07/02/2016
da REDAZIONE REGIONALE
ANAS - SPRECHI ALIMENTARI? NO!
A seguito delle recenti indagini svoltesi per volere del Ministero dell’Ambiente in merito agli sprechi alimentari in suolo nazionale, si sono registrati, per anno, delle cifre esorbitanti che vanno da una media di 49 kg di cibo buttato per ogni singola famiglia, alle circa 300 mila tonnellate di cibo perso nella distribuzione alimentare. In sintesi, dal dettaglio sino a scala nazionale il nostro è un popolo di grandi spreconi. L’Italia però, che sa anche essere sensibile e solidale riguardo a tale tema, ha già alzato la sua voce avviando una legge che impone il non-spreco alimentare, in special modo dopo aver preso esempio dalla Francia che dispone di una normativa che prevede addirittura il reato di spreco e che implica sanzioni penali per chi non la rispetta. Ancora una volta, l’italiano si dimostra avanti rispetto alla politica che già da tempo avrebbe dovuto prendere un’importante iniziativa come quella che oggi, sembra in procinto di essere avviata. Questo vuol dire che qualcosa nelle coscienze sta cambiando, significa che l’informazione e la cultura fanno sì che ci si renda conto di quanto importante sia comprendere l’impatto che l’uomo ha sulla terra e sull’intero ecosistema, poiché tutto ciò che buttiamo ha un costo, una perdita, ed è quindi indispensabile formare le prossime generazioni in tal senso, predisponendo in loro il rispetto per il cibo e il necessario, evitando gli sprechi. Non bisogna inoltre assolutamente dimenticare quanto importante sia non solo non sprecare il cibo ma utilizzarlo ai fini del sostentamento di chi non ha la possibilità di procurarselo;
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