Home    Politica    Cronaca    Salute    Un caffè con...    Sport    Nera    Economia    Cultura    Tempo libero    Gusto    Turismo    Contatti
 
 
 

Inserita in Politica il 01/02/2016 da REDAZIONE REGIONALE

ROBERTO TUMBARELLO E IL SUO DIARIO

ROBERTO
Speriamo che siano innocenti
Il patriottismo è un nobile sentimento che tutti dovrebbero avere quando il proprio paese rispetta i principi universali di libertà e giustizia sociale, non solo nel territorio nazionale. Tutti vorremmo che i marò tornassero in Italia, ma per chiarire le loro responsabilità nel decesso dei due pescatori indiani. Non condivido l’atteggiamento di chi, populista sebbene presunto garante, li tratta come eroi. L’Italia, che si considera più democratica dell’India, dovrebbe sollecitare indagini rapide e un processo equo. Se risultassero coinvolti nell’incidente, i marò dovrebbero pagare l’eventuale errore. Se no, saremmo come i sindacati che proteggono qualsiasi lavoratore, pure chi delinque. Anche i due indiani deceduti nella sparatoria erano titolari del diritto di vivere. Se I marò sono senza colpe e la loro innocenza verrà provata, saranno risarciti, possibilmente da chi li ha sollecitati a costituirsi. Ma, in ogni caso, non sono eroi. Facevano solo il loro dovere. Auguriamoci che l’abbiano fatto bene.

Il Cardinale è servito
Come i nostri antenati delle caverne, conoscono poche parole. Essenziali per aggredire e offendere, e scatenare la lite sul campo. Guadagnano milioni in un mondo ormai di povera gente. Non ringraziano Iddio che li ha miracolati né i tifosi che li mantengono. Vanno su tutte le furie per un nonnulla. Come chi è esasperato per la cattiva sorte. Si insultano a vicenda per un errore arbitrale che uno ha subìto e di cui l’altro ha goduto. Sono primi in classifica, ma non gli basta. Vorrebbero essere ancora più in alto. Troppi soldi. Non si saziano mai. Il farmaco diventa un veleno in dosi esagerate. Qual è l´emozione di non avere competitori? Due sole giornate di squalifica, dilazionate all’anno prossimo. A Roma il nuovo allenatore spiega la tattica. Non per difendersi o segnare e neppure per vincere. Ma, per offendere senza farsi scoprire. Mano alla bocca, ragazzi, così non si può leggere il labiale né essere puniti. L´altro non era così perspicace. Ecco perché l´hanno cacciato. Non insegnava nulla, ma almeno pareggiava. Il 50% dei giovani, intanto, è senza lavoro. La metà non ne cerca nemmeno e ha pure smesso di studiare. Vivono in casa, davanti al computer, senza interessi né prospettive future. Si spera in una lunga vita dei nonni, per la loro pensione. La loro è inutile. Ecco la famiglia che molti auspicano. Non c’è amore. Basta, però, un padre e una madre, anche se genitori falliti. Domenica alle 15 il fischio di inizio. Per 90 minuti i milionari si scontrano e gli stolti applaudono. Questa è l’Italia che riparte.

L’Oscar della menzogna
Denunciavamo gli ebrei alla polizia nazifascista. Se ne apprendono delle belle ogni anno nel giorno della memoria. Italiani brava gente. Com’è nata questa falsa nomea? Oggi nessuno ci chiede di fare i delatori. Ma cerchiamo di impedire a chi è senza lavoro di protestare. Certo, gli scioperi sono fastidiosi. Se no, come attirare la solidarietà degli altri? Oggi tocca a me, domani a te. Credevamo che la crisi fosse finita. Invece, ci sbagliavamo. Migliaia di assunzioni, ci dicono ogni giorno in TV. Geniali nel millantare. Però, le aziende continuano a chiudere sotto gli occhi di tutti. I disoccupati invadono le tangenziali. Traffico in tilt. Gli automobilisti protestano. Schengen è in pericolo. Che tanti bimbi anneghino nelle traversate non importa a nessuno. La Polonia è in Europa per beneficiare dei contributi. Ma dei problemi non vuole saperne. Junker e Merkel se la prendono con la Grecia perché non protegge i propri confini. Ma con tutte quelle isole non è facile. È come chiedere a un millepiedi di non pestare le cacche per la strada. Per apparire adulti ci stiamo impelagando nell’inferno della Libia. Non ci bastavano i problemi economici e sociali. Adesso siamo anche in cerca di lutti nelle sabbie mobili del deserto. Esportiamo mediocrità. Puntiamo addirittura all’ONU. Così, metteremo un’altra bandierina inutile sul nostro Risiko. Cresce il debito pubblico. Persino società, atleti e dirigenti sportivi indagati. Ruba chi è già ricco. Qualcuno si dichiara, come sempre, prigioniero politico. Non perché innocente, per abitudine. Solo nelle bugie la memoria non ci tradisce mai.

A ciascuno il suo
Della corruzione che ci rende lo zimbello del mondo non ci vergogniamo. Tanto che non facciamo nulla per combatterla. Copriamo, invece, i capolavori di cui dovremmo andare orgogliosi. La nudità marmorea della Venere esquilina e del Dionisio avrebbero potuto offendere la sensibilità e la cultura del presidente iraniano in visita al Campidoglio. Contemporanea è la notizia che classifica l’Italia al 61° posto per il malaffare che inquina la macchina pubblica. Ci precedono persino Ghana, Cuba, Oman e Kuwait. In Europa peggio di noi solo la Bulgaria. Noi nascondiamo il patrimonio di cui andare fieri per non turbare la fede di un miscredente dell’arte. La buona notizia è che c’è un’inversione di tendenza. L’anno scorso eravamo al 64° posto. Passi da gigante, come pure nella ripresa economica. La vergogna è rilevata da Transparency International, su 168 paesi censiti. Il Vaticano, più dignitoso, quando il Papa ha ricevuto Rouhani non ha coperto le Madonne del Latte, che mostrano la Vergine in pose diverse a seno nudo. Chi vuole davvero pregare per la pace si scandalizza nel vedere un uomo appeso alla forca, non capolavori, che non sono mai peccaminosi. Quell’uomo, però, porta con sé 14 miliardi di dollari da investire nelle aziende italiane. Allora è giusto inchinarsi, e, se richiesto, anche abbassare i pantaloni o alzare leggermente la gonna. In questa specialità siamo imbattibili. Primi in assoluto, se ci fosse una classifica.

Le Pen e i leccapiedi d’ordinanza
Da un po’ di tempo alcuni ministri sfoggiano occhiali da vista e da lettura di cui prima di entrare al governo non avvertivano il bisogno. Credono, così, di avere acquisito un’aria da intellettuali. Si prevedono ondate di analfabeti dall’ottico per comprarne. È l’Italia da quinta elementale che cerca di colmare le lacune culturali con le lenti. Chi sa leggere, scrivere e far di conto usa quelle a contatto, per nascondere il difetto. Gli altri, invece, lo ostentano. Costituzionalisti, economisti e grandi professionisti della prima repubblica incutevano rispetto per la loro autorevolezza. Mediocri e leccapiedi studiano con impegno encomiabile il modo più efficace per dire “signorsì”. È arrivata in Italia Marine Le Pen. Tutti corrono a Milano per ossequiarla. Cercano di carpirle i segreti del successo, ma non quelli del fallimento. È una signora, non una di loro. Seppure da un biberon estremista e antistorico, si nutre di politica da quand’era in fasce. Crede in ciò che predica e non cambia casacca. Ha studiato, si è laureata e ha fatto l’avvocato. Non è difficile, dicono gli inglesi, avere un bel prato. Basta curarlo ogni giorno per vent’anni. I nostri politici, invece, vogliono averlo subito e senza fatica. Gli italiani, purtroppo, glielo consentono.

Ospitalità senza limiti né dignità
Ogni volta che succede qualcosa di disdicevole nessuno ne sa nulla. Governo, soprintendenza, cerimoniale e sicurezza cercano i responsabili, come se tutti tornassero da un anno sabbatico. Fingendo di cadere dalle nuvole aumentano il ridicolo di cui sappiamo abilmente ricoprirci. Nessuno sa nulla del poco dignitoso ordine di coprire le statue. Il presidente iraniano non l’aveva neppure richiesto. È stata una delicata e servile premura degli italiani. Sarà forse licenziato un altro capodigabinetto. Sono loro nella nostra presunta democrazia ad assumere le responsabilità degli inetti superiori. Non si sa come vengano, poi, retribuiti. Nessuno indaga. Meglio ignorare. Se l’Italia è davvero in balia di qualsiasi “numero due”, vuol dire che al vertice non c´è controllo di ciò che accade nel paese. Potrebbero, quindi, succedere eventi più gravi. È già accaduto che, per compiacere un dittatore che la voleva in ostaggio, è stata espulsa con violenza una giovane ospite con la figlia di 6 anni. All’insaputa di tutti, come oggi. Sarebbe stato più adeguato sostituire i capolavori dell´arte con forche allusive o raffigurazioni di perseguitati politici. Ma per tali iniziative ci vogliono uomini di altro spessore.

 

ALTRE NOTIZIE

I volontari dell’associazione ANIOC VERONA - Gruppo Vo.Dae sono arrivati a Valencia per prestare il loro aiuto alla popolazione colpita dall’alluvione
Da sabato 9 novembre i volontari dell’associazione ANIOC VERONA - Gruppo Vo.Dae ( affiliata ad ANAS ) sono arrivati a Valencia per prestare il loro ...
Leggi tutto
Marsala. Per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne in scena “Il Ladro”
Al Teatro Impero stasera, 21 novembre alle ore 21, andrà in scena la pièce teatrale intitolata “Il Ladro” per la regia di Giacomo Frazzi...
Leggi tutto
Sabato il via agli Open Day all’Istituto Tecnico Economico “Salvatore Calvino”
Iniziano sabato 23 Novembre presso l’Istituto Tecnico Economico di Istruzione Superiore “Salvatore Calvino” di Trapani, via San Michele 2, gli Open Da...
Leggi tutto
TEATRO E SOLIDARIETÀ NELLA 2ᵃ ED. DEL “BELLO DI SICILIA” AL CINE-TEATRO OLIMPIA DI CAMPOBELLO
Al fine di coniugare cultura e solidarietà, dando la possibilità anche a quanti vivono in condizioni di disagio socio-economico di trasc...
Leggi tutto
Pratica musicale, intercultura ed integrazione alla scuola Pappalardo di Castelvetrano
I corsi a indirizzo musicale autorizzati con D. M. nel 1992 alla Scuola Media "Vito Pappalardo" di Castelvetrano oggi denominati "Percorsi a indiriz...
Leggi tutto
136° TAPPA DELL´INTERNATIONAL STREET FOOD A TRAPANI
La 136° tappa dell’8° Edizione dell’International Street Food 2024 la più importante manifestazione di street food esistente in Italia, organiz...
Leggi tutto

Video
Guardali tutti

Oggi al Cinema

Orario voli aeroporto Trapani

Oroscopo giornaliero

LUIGI su Prestiti senza busta paga, alcune opportunità:
OFFERTA DI PRESTITO RAPIDA E AFFIDABILE Indirizzo: WhatsApp: +33754190105 E-mail: financec99@gmail.com Grazie


LUIGI su Prestiti senza busta paga, alcune opportunità:
OFFERTA DI PRESTITO RAPIDA E AFFIDABILE Indirizzo: WhatsApp: +33754190105 E-mail: financec99@gmail.com Grazie


Nicola su Il sindaco di Castellammare del Golfo: "Pronti ad ospitare la seconda stagione di Màkari":
In effetti sono tutti rimasti particolarmente attratti da Castelluzzo del Golfo


clorinda su LE OLIMPIADI: TRA MITO E STORIA:
Grazie per l´articolo, è stato molto utile per integrare le conoscenze dei miei alunni impegnati con la maturità 2020


Gioacchino Lentini su Gorghi Tondi: il villaggio perso nel tempo:
Fino al 1945 il villaggio in questione era abitato dai proprietari dei vari caseggiati, che lo popolavano dalla stagione estiva, durante la vendemmia, fino al termine della raccolta delle olive. I bossoli delle cartucce che affiorano dalla vegetazione risalgono a prima del 1998, anno in cui venne istituita la riserva naturale, e da allora nessun cacciatore si è permesso di esercitare bracconaggio all’interno della stessa in quanto porta alla violazione delle normative vigenti per i pos


raffaela vergine su UNA NUOVA CASA PER I CANI PIÙ BISOGNOSI:
lodevole l´iniziativa ma sarebbe bene finanziare campagne di sterilizzazione di massa sopratutto dalle grandi associazioni nazionali che potrebbero anche spingere sul governo a legiferare l´obbligo della sterilizzazione. Invece la parola sterilizzazione viene usata da pochi o da nessuno .


Claudia Cardinale su Al Giotto Park tutti i giorni giostre a solo un euro:
E aperto


Antonio Lufrano su Oggi il Decreto del Ministero sulla ´Campagna di pesca del tonno rosso – Anno 2019´. A Favignana si torna a pescare:
Se riceveremo altri comunicati li pubblicheremo.


Giorgio pACE su Oggi il Decreto del Ministero sulla ´Campagna di pesca del tonno rosso – Anno 2019´. A Favignana si torna a pescare:
Gradirei essere aggiornato in previsione di condurre Gruppi di Soci CAI (Club Alpino Italiano) ad assistere, come ho già fatto alcuni anni prima della chiusura, alle attività della pesca, dalla calate delle reti, alla lavorazione. Grazie, cordiali saluti e Buona Pasqua. Giorgio Pace


Antonio su VIII GRANFONDO DELLE VALLI SEGESTANE:
Da 3 anni che partecipiamo a questa gara e ogni anno è sempre un´emozione incredibile, la gara è abbastanza dura ma la bellezza del paesaggio e gli innumerevoli single track, sono la ricompensa alla fatica. Una Granfondo diversa che ogni appassionato dovrebbe fare.


TrapaniOk - registrazione Tribunale di Palermo n° 17/2014 - Direttore responsabile Antonio Pasquale Lufrano

Via N. Turrisi, 13 - 90139 Palermo - iscritta al ROC n. 17155 ISSN: 2037-1152 - P.Iva: 05763290821

Tutti i diritti riservati. Le immagini, i video e i contenuti di questo sito web sono di proprietà di TrapaniOk. Ogni utilizzo del materiale on-line senza consenso scritto è assolutamente vietato

Cookie policy | Privacy policy

powered by
First Web